Obiettivo primario del governo Conte resta la limitazione dell'utilizzo dei contanti in favore della moneta digitale, più facilmente tracciabile e quindi controllabile. Tradotto: vogliono togliere di mezzo l'uso del cash. Una ipotesi contro cui si sono scagliati parecchi rappresentati di diverse categorie, commercitanti in testa che dovranno fare i conti con possibili sanzioni. Su questo fronte è interevnuto lo stesso Conte cercando di calmare gli animi e affermando che per il momento nel suo piano non sono previste multe.
Come ha affermato il premier durante gli"Stati generali" affrontando la delicata questione, la transizione verso il "cashless" (ovvero verso la drastica riduzione della circolazione dei contanti), deve essere "dolce, fair, gentile", senza mostrare alcuna ostilità per chi non voglia conformarsi fin da subito all'uso pressochè esclusivo delle "carte".
"Il governo non ha mai pensato di imporre penalizzazioni a chi non si conforma a questa che dovrebbe essere una buona strada", dice in tono rassicurante il presidente del Consiglio dinanzi a rappresentanti del mondo del commercio e dell'artigianato."Non vogliamo penalizzare nessuno, piuttosto pensiamo a più incentivi. È questa la filosofia del governo, ci piacerebbe che voi foste pienamente partecipi di questo patto".
Conte insomma sta cercando di vendere il piano anti-contante che limita (e di parecchio l'uso del denaro del singolo cittadino) come una "rivoluzione gentile": "Non possiamo digitalizzare il Paese se rimarrà consistente l'economia sommersa. È questo il vero problema. Non è solo un problema dei 100, 110, 120 miliardi che sono sottratti al circuito legale. Certo che è un problema, sono somme consistenti", ribadisce Conte, pronto a traghettare il Paese verso il futuro, come aggiunge con orgoglio."Ma è chiaro che se noi andiamo a modernizzare il Paese per renderlo più avanzato, per farlo correre con la crescita del Pil, per non avere più una sofferenza congenita nella produttività e nel prodotto interno lordo, non potremo mai raggiungere questo risultato perché potremo digitalizzare quel che vogliamo ma una grande percentuale dell'economia del Paese rimarrà sottratta alla digitalizzazione".
"Cashless" e "digitalizzazione" dunque, verso una modernità da introdurre con prudenza, una dolce morte del contante: "Il modo per raggiungerlo è un modo dolce, fair, gentile. Non abbiamo mai pensato di imporre penalizzazioni a chi non si conforma a questa buona pratica dei pagamenti digitali".
Ma l'addio al contante è già un treno in corsa. Un primo passo in questa direzione è la limitazione dell'uso dei contanti in pagamenti superiori a 1999,99 euro a partire dal prossimo 1 luglio, un abbassamento ulteriore rispetto alla soglia imposta da Renzi nel 2016. Ma non è tutto, visto che l'esecutivo ha in previsione una stretta ancora maggiore dal 1 gennaio 2022, portando il limite a 999,99 euro: dopotutto, come anticipato dal premier, si tratta di un passaggio "dolce, fair, gentile".
Pagamenti che oltre suddette cifre si potranno effettuare esclusivamente tramite bonifico bancario o "carte": pena, e qui il "non imporre penalizzazioni" comincia a sbiadire, sanzioni amministrative da 3mila a 50mila euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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