Ultimo mese con i "vecchi"contanti: ecco cosa cambia nei pagamenti

Pronta la nuova misura inserita nell’ultima legge di Bilancio dal governo giallorosso. Il tetto dei contanti per gli acquisti passa da 3mila a 2mila euro

Ultimo mese con i "vecchi"contanti: ecco cosa cambia nei pagamenti

Forse gli italiani, appannati dai fumi del coronavirus, l’avranno dimenticato. Ma c’è da sapere che fra poco tempo cambieranno ulteriormente le loro abitudini di vita. Cambiano le modalità di pagamento. Negozianti, in particolare, e partite Iva, in generale, sono avvisati. La soglia dei contanti, dal primo luglio prossimo, viene ridotta a 1.999,99 euro. La legge di Bilancio per il 2020 abbassa quindi il tetto per i pagamenti. Soglia che fino ad ora ammonta a 3mila euro, come stabilito nel 2016 dal governo Renzi. Ma non è finita qui.

Questa prima stretta all’uso del contante partirà dal primo luglio 2020, mentre da gennaio 2022 il limite scenderà ulteriormente a quota 999,99 euro. L’obiettivo è incentivare la tracciabilità dei pagamenti. Un vero e proprio attacco dello Stato contro l’evasione fiscale. Ciò comporterà una riduzione progressiva, anno dopo anno, del denaro circolante. Qualunque cessione di soldi superiore ai 2mila e, poi ai mille euro, dovrà avvenire tramite canali tracciabili, cioè bancomat o carte di debito, assegni bancari e circolari, altri sistemi di pagamento tracciabile come, ad esempio, il bonifico. Chi eluderà il tetto andrà incontro a una sanzione amministrativa che può andare dai 3mila euro ai 50mila.

Per professionisti e studi associati risale al giugno 2014 l’obbligo di garantire ai propri clienti la possibilità di effettuare pagamenti anche utilizzando carte di credito. Aumenterà inevitabilmente l’uso dei Pos. Quegli strumenti che consentono di effettuare pagamenti mediante moneta elettronica. A favore dei professionisti singoli o studi associati con ricavi inferiori ai 400mila euro è riconosciuto un credito di imposta pari al 30% delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate. Verrà per questo ricevuta telematicamente un’apposita comunicazione, a mezzo Pec o sul proprio home banking, entro il giorno 20 del mese successivo a quello di riferimento. Sulla notifica verranno chiarite le commissioni addebitate a fronte di pagamenti. Verrà ricevuto l’elenco delle operazioni di pagamento del periodo di riferimento, il loro numero e valore totale, con separata indicazione di quelle effettuate da consumatori finali.

Si avvicina, dunque, un’altra tappa importante per le nostre abitudini. È importante, a questo punto, chiarire una faccenda: non è prevista, per il momento, alcuna sanzione per il negoziante se non si garantisce al cliente la possibilità di pagare con strumenti tracciabili. I pagamenti saranno sempre più tracciati e il fisco controllerà tutti i movimenti.

Dal primo di luglio, in soldoni, si cambia musica. E qualunque transazione che superi i 2mila euro dovrà avvenire tramite procedure ben definite come il bonifico bancario o le carte di credito. Un solo errore da questa estate potrebbe costare caro.

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