Tra i vari sistemi per riscuotere la pensione c’è l’accredito sul conto corrente, anche se questa operazione ha un costo per chi ne usufruisce. Nell’ultimo periodo, nel calderone dei rincari conseguenti alla pandemia da Covid-19 e, più recentemente, alla guerra in Ucraina sono finiti anche gli aumenti dei costi dei conti correnti. Quindi, per i pensionati, farsi accreditare l’assegno vitalizio sta diventando sempre più oneroso.
Chi ha subito i maggiori incrementi
Gli aumenti riguardano un po’ tutti, anche i lavoratori dipendenti che hanno visto crescere i costi dei servizi accreditati sul conto corrente. Inoltre, la stessa gestione del deposito di denaro ha subito un’impennata per una precisa scelta aziendale degli istituti di credito. Se consideriamo il fatto che alcuni sconti e incentivi sono previsti esclusivamente per i più giovani, è chiaro che a essere maggiormente penalizzati sono proprio i pensionati.
Quali sono i costi?
A quanto ammonta, comunque, il costo dell’accredito della pensione sul conto corrente? Non ci sono cifre fisse, anche perché ogni banca applica tariffe personalizzate, ma si può affermare con certezza che si possono ampiamente superare i 100 euro. Questa ulteriore batosta si somma ai consistenti aumenti delle bollette di luce e gas, in conseguenza dell’incremento esponenziale dell’inflazione.
Come fare per risparmiare
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I mancati passaggi attraverso le filiali fisiche danno la possibilità di ottenere sconti interessanti. Un’alternativa valida per pagare meno resta anche quella di accreditare la pensione su una carta ricaricabile con Iban, dato che in questo caso si risparmia sui costi fissi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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