Alla ricerca di uno scudo contro l'inflazione i risparmiatori fanno la corsa al Btp Italia, che è indicizzato al caro vita del nostro Paese, sottoscritto ieri con una quota preponderante (7,2 miliardi su 9,2 complessivi) da clientela retail con 211.432 contratti, un record dopo l'emissione del 2020. E un «segnale fortissimo» - dice all'Ansa Davide Iacovoni, direttore del Mef per il Debito pubblico, incoraggiando il Tesoro a diversificare rivolgendosi al retail.
L'inflazione morde in Europea e Usa col rischio di una recessione globale. In Italia l'Istat fotografa peraltro una distanza crescente di fiducia fra imprese e consumatori, per le prime ai massimi da dicembre 2021, per i secondi ai minimi da novembre del medesimo anno, piena crisi pandemica. Difficile non interpretare, nei numeri dell'istituto statistico, il diverso impatto di un'inflazione giunta a un passo dal 7% fra chi può adeguare i prezzi e chi deve accettarli. «L'effetto Ucraina, caro bollette e caro carburanti continua a pesare come un macigno sulla fiducia degli italiani», dice il presidente dell'Unione Nazionale Consumatori (Unc), Massimiliano Dona. Dati che accendono «una preoccupante spia rossa rispetto ai comportamenti e alle disponibilità di spesa per il futuro delle famiglie» secondo Confesercenti. Anche Confcommercio vede «più complicata, nei prossimi mesi, la buona tenuta dell'economia». In Germania l'impatto della crisi energetica è già visibile: l'indice di fiducia Ifo a giugno è sceso a 92,3 punti contro i 93 di maggio e il presidente dell'Istituto Clemens Fuest avverte che la probabilità di una recessione sta «chiaramente aumentando». E lo stesso vale Europa e Usa.
In Italia, lo scenario è esacerbato dal rischio-spread, ieri tornato brevemente sopra la soglia dei 200 punti base per poi chiudere a 198. Positive però le Borse, che ieri hanno rimbalzato dai minimi: Piazza Affari +2,33 per cento.
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