Fiorenza Viazzo ieri si è dimessa dal consiglio di indirizzo di Fondazione Crt. Ufficialmente la scelta dell'imprenditrice biellese sarebbe dovuta a motivi personali, ma - secondo alcune indiscrezioni - Viazzo sarebbe stata ascoltata dagli inquirenti che indagano sul presunto patto occulto tra consiglieri per orientare nomine e decisioni, fattore scatenante del passo indietro dell'ex presidente Fabrizio Palenzona. Diventano così due i consiglieri da sostituire perché la scorsa settimana si era dimesso Gianluca Gaidano, tra i sette indagati dalla Procura di Torino. I consiglieri di indirizzo attualmente in carica sono quindi 20 su 22. È possibile che nei prossimi giorni altri componenti del consiglio decidano di abbandonare il loro incarico ma, al momento, non c'è nessuna certezza. Bisognerà aspettare l'esito dell'ispezione del ministero dell'Economia, che è ancora in corso ma che potrebbe concludersi a breve.
«In base alla relazione degli ispettori, che attendiamo a ore, abbiamo già le diverse ipotesi che possono configurarsi, però naturalmente dipende dal contenuto della visita ispettiva. Non è che c'è una decisione pregiudiziale: in base a quello che oggettivamente gli ispettori riporteranno verranno prese le decisioni», ha spiegato lunedì scorso il ministro Giancarlo Giorgetti (in foto). Secondo quanto trapela da fonti torinesi, l'auspicio è che tanto più dal capoluogo piemontese proverranno segnali di discontinuità rispetto al passato tanto minore sarebbe l'esigenza di un commissariamento. Al contrario, se fosse effettivamente provato il vulnus all'integrità dell'istituzione, non potrà non essere nominato un commissario viste anche le concomitanti indagini delle procure di Torino e di Roma.
Intanto ieri la Fondazione Crt, dal 7 giugno presieduta dalla
giurista Anna Maria Poggi, ha istituito le tre commissioni nell'ambito del consiglio di indirizzo nominando all'unanimità i coordinatori: Cristina di Bari al Bilancio, Giuseppe Tardivo all'Università e Giampiero Leo al Welfare.
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