Crt, si infiamma lo scontro. "Ora Irrera faccia pulizia"

Due ex consiglieri togati scrivono al presidente, oggi il vertice. Piaggio e Siviero: «Estranei al patto occulto»

Crt, si infiamma lo scontro. "Ora Irrera faccia pulizia"
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Il caos intorno a Fondazione Crt non accenna a placarsi. Per oggi, alle ore 15, il presidente a interim Maurizio Irrera ha convocato il vecchio consiglio d'indirizzo dell'ente torinese in vista della risposta che andrà recapitata al Mef entro i primi giorni di maggio. In seguito, ci sarà un cda. La decisione di Irrera è parsa da alcuni irrituale, poiché l'organo chiamato a raccolta accoglierebbe numerosi «pattisti». Non a caso, alla convocazione sono seguite due lettere molto dure da parte di due consiglieri, ed ex magistrati. La prima è a firma di Arturo Soprano, presidente emerito della Corte d'Appello di Torino, che ha espresso «profonda indignazione per la condotta di alcuni consiglieri della Fondazione» i quali «avrebbero aderito a uno scellerato patto occulto, teso evidentemente ad assicurare ai pattisti il controllo di nomine interne alla Fondazione». La toga nella missiva sottolinea come desti «inquietante stupore il fatto che le numerose nomine in questione (in Equiter, Ogr, Ream, Ulaop) sarebbero avvenute con voto unanime e, quindi, anche con adesione degli altri membri del cda rimasti estranei all'indecorosa spartizione».

L'auspicio è quindi che le inchieste di Mef e Procura di Torino facciano «pulizia nella fondazione». La seconda lettera, invece, è stata scritta da un altro ex magistrato, Massimo Terzi, il quale ha chiesto a Irrera «conferma che prima della riunione del consiglio di indirizzo» odierno, «anche al fine di valutare se parteciparvi, saremo tutti messi a conoscenza delle dichiarazioni rese da ciascun componente degli organi della Fondazione» in merito alla presenza di un conflitto di interesse «per avere preso parte agli accordi» su cui indaga la Vigilanza. Un affondo che, nei carteggi interni all'Ente sabaudo, avrebbe contrariato la componente del cda Caterina Bima - che insieme a Davide Canavesio ha guidato la fronda contro l'ex presidente Fabrizio Palenzona - che avrebbe sottolineato come lo Statuto di Crt non preveda di fornire generiche e generali dichiarazioni di assenza di conflitto. Un punto su cui Terzi avrebbe replicato che vista la richiesta di Mef e presidente a interim è inutile nascondersi dietro a cavilli.

Intanto, il consigliere Riccardo Piaggio in una nota inviata a Il Giornale - alla quale si è unita anche la consigliera Alessandra Siviero che ne sottoscrive e condivide i contenuti - ha smentito di avere firmato il patto occulto e di esserne stato all'oscuro al 9 aprile, data della ricezione di una comunicazione formale da parte della segreteria della Fondazione Crt agli organi.

«Solo la sera del 19 aprile», scrive Piaggio, «ho avuto modo di prendere visione dei suoi contenuti, sempre previa trasmissione da parte della segreteria della Fondazione ai componenti del consiglio d'indirizzo, venendo così e solo allora a conoscenza, con stupore e sconcerto, non solo della bozza completa di tale sciagurato documento, ma anche della presenza, non comunicata né autorizzata, del suo nome (senza, va da sé, alcuna sottoscrizione) tra coloro a cui sarebbe stato sottoposto».

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