Eurocucina, il ritorno: dopo quattro anni di assenza una delle manifestazioni di maggior richiamo del Salone del Mobile.Milano alza il sipario in presenza dal 7 al 12 giugno prossimi nel quartiere espositivo di Fiera Milano a Rho con 82 aziende italiane ed estere e un’offerta di prodotti e soluzioni di alta qualità. “Quattro anni senza la Cucina al Salone del Mobile sono tanti e la voglia di esserci è davvero forte come quella di mostrare il meglio del made in Italy anche perché le aziende non sono state ferme, non lo hanno mai fatto. Hanno continuato a progettare, innovare, produrre. Sono stati organizzati eventi, viaggi d’affari e incontri per quanto si potesse fare vista la mancanza di contatto con alcuni mercati importanti a causa del Covid ma il Salone del Mobile.Milano con la sua fortissima internazionalità e unicità è un evento che, se è importante per tutto il mondo del mobile arredo, lo è a maggior ragione per il mondo della cucina”, spiega Edi Snaidero consigliere Incaricato del Gruppo Cucine di Assarredo, associazione di FederlegnoArredo ed alla guida di Efic-European Furniture Industries Confederation che riunisce ben 17 partner e rappresenta il settore ai tavoli in cui si discutono e propongono le normative Ue.
“Tornare il fiera è un’opportunità fondamentale di business, al di là del numero delle presenze dei mercati che esporranno e per chi non potrà esserci, assieme al Salone del Mobile, abbiamo organizzato una serie di attività per i buyer dei Paesi da cui non si potrà arrivare in Italia, utilizzando la piattaforma digitale: streaming per i buyer cinesi e di altri mercati da quali è ancora difficile spostarsi. In ogni caso sappiamo che ci sarà una buona affluenza, i segnali sono positivi in particolare per quelle aziende che devono organizzarsi per cercare trovare alternative e nuovi sbocchi commerciali tenendo conto della situazione geopolitica attuale. Alcune hanno avuto conseguenze importanti come nel caso di chi era molto concentrato su Russia e Ucraina per l’export e ora ha la possibilità di presentarsi su altri mercati. La fiera è anche e sopratutto questo: sviluppare e favorire nuove opportunità con nuovi clienti”.
“A EuroCucina le novità saranno davvero tante con grande attenzione all’innovazione, al design e soprattutto alla sostenibilità e alla digitalizzazione guardando ai trend e interpretando i cambiamenti e le funzionalità del lifestyle contemporaneo per questo ambiente della casa sempre più centrale e vissuto in modo nuovo. Pensiamo all’attenzione alla riduzione dei consumi di energie elettrica sia da parte di chi produce le cucine che di chi produce elettrodomestici presentati nell’area Ftk - Technology For the Kitchen, abbinata a Eurocucina, che presenta le tecnologie di ultima generazione degli elettrodomestici da incasso con modelli, prototipi e concept. L’attesa è altissima, come le prenotazioni dall’Italia e dall’estero: ad esempio le aziende di cucine tedesche saranno tutte presenti, saltata la fiera di Colonia, presentano le loro novità a Milano, a dimostrazione di quanto il Salone sia importante”.
Il Covid infatti ha riportato il focus sulla casa in generale e sulla cucina in particolare, il focolare reinterpretato e vissuto in chiave moderna. Le aziende devono essere capaci di rispondere a questi bisogni, di interpretare il cambiamento. Tutti i mercati europei - non solo in quello italiano - hanno avuto un rimbalzo incredibile, i lunghi mesi del lockdown hanno cambiato abitudini del luogo per eccellenza della convivialità. "Si è capito quanto è importante avere un ambiente accogliente, efficiente e funzionale anche grazie alla digitalizzazione e ai miglioramenti tecnologici degli elettrodomestici che portano con se una ottimizzazione dei consumi: quelli di ultima generazione consentono riduzioni fino al 60-70% rispetto a quelli otto o dieci anni fa, con un effetto positivo sulle bollette”.
I dati economici “quasi sorprendenti” dell’Italia confermano questo trend: il fatturato del comparto Cucine nel 2021 è aumentato in valore del 25% sul 2020 e del 13,1% sul 2019 come evidenziano i dati del Centro Studi FederlegnoArredo. A favorire la ripresa è stato innanzitutto in primo luogo l’andamento delle vendite sul mercato interno (+30,7% sul 2020 e +16,8% sul 2019). Anche le esportazioni, che nel 2021 rappresentano il 34% del fatturato, recuperano rispetto al 2020 (+15%) e superano in valore i livelli 2019 (+6,5%). In crescita anche il consumo interno apparente e, grazie all’aumento dell'export, il saldo commerciale, rispetto sia al 2020 che al 2019.
“Questa è la fotografia del settore oggi, ma ci stiamo chiedendo: cosa succede adesso? Ripresa a metà 2020 e forte crescita nel 2021 hanno portato a un rimbalzo del 25%, un quarto di mercato in più, che ha un effetto forte sui costi delle materie prime. Già nel 2020 i prezzi hanno iniziato a crescere e i materiali a scarseggiare con effetti pesanti sulla produzione, ad esempio Elettrolux ha chiuso una settimana a causa della mancanza di componenti elettroniche prodotte in Cina. Oggi un imprenditore deve battersi per i prezzi di acquisto e per far arrivare il materiale. C’è molta preoccupazione in tutta Europa per questa esplosione dei prezzi. Rischia di bloccare i mercati anche perché le aziende non possono riversare tutti i costi sui listini al pubblico. Ed è una preoccupazione emersa anche all’ultima riunione di Efic a Bruxelles a cui ho partecipato” dice Snaidero, guardano ai prossimi mesi del 2022 e al 2023.
Tavolo europeo dove il Gruppo Cucine Assarredo svolge un ruolo importante, come lo è quello di FederlegnoArredo, dal punto di vista delle iniziative, delle proposte e del confronto istituzionale. “Stanno uscendo normative su sostenibilità, economia circolare, responsabilità sul fine vita dei prodotti che è indispensabile comprendere e approfondire perché gli euroburocrati spesso fanno scelte senza ben conoscere le dinamiche aziendali ed è indispensabile far capire loro che cosa comportano queste decisioni. Non solo, stiamo rappresentando diverse problematiche alla Commissione europea perché prenda decisioni urgenti a difesa del settore e del mercato unico per garantire la concorrenza rispetto ai competitor extraeuropei”.
“Sono molto fiducioso sul fatto che il Salone del Mobile.Milano 2022 ed EuroCucina saranno interessantissimi e mi auguro che in Fiera e a Milano arrivino tanti visitatori professionali, buyer e pubblico - conclude Edi Snaidero -. Sarà una ripartenza vera anche perché Governo, ma anche Federlegno e Salone, stanno lavorando per agevolare al massimo gli ingressi dall’estero in Italia. Sono ragionevolmente ottimista. Già con il Supersalone del settembre scorso si era capita l’importanza di mantenere comunque l’appuntamento fieristico, sia pure con un format speciale.
Ha dato una spinta importante e fiducia alle aziende che aspettavano il grande ritorno di questo giugno. Il Salone ha conquistato la leadership internazionale e sono sicuro che la manterrà”.Eurocucina e salone del Mobile.Milno, tutte le informazioni su https://www.salonemilano.it/it
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