Per raggiungere "l'obiettivo del pareggio di bilancio" e perché venga riconosciuto dall'Unione Europea servirà qualche aggiustatina al "sistema di imposizione sugli immobili", insomma sull'Imu. Daniele Franco, direttore centrale per la ricerca economica di Bankitalia, presenta in Parlamento le misura che il prossimo governo dovrebbe pensare di adottare. Fondamentali, entro il 2015, correzioni "di dimensioni limitate rispetto a quanto fatto in passato".
La Banca centrale ricorda "la gravità della situazione" e chiede politiche economiche "ampie e organiche", per riuscire a unire l'equilibrio dei conti pubblici e "azioni strutturali volte a innalzare il potenziale di crescita dell'economia", sostenendo nel breve termine "sistema produttivo" e "fasce deboli della popolazione".
Franco ha messo in chiaro che "la profonda recessione che coinvolge l'Italia" è anche riflesso "di fattori esterni". "Le debolezze strutturali dell'economia" pesano sulla situazione attuale. Luigi Giampaolino, presidente della Corte dei Conti, ha confermato che "non si ravvisano esigenze di nuove manovre correttive dei conti pubblici, se non a partire dal 2015".
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