Ha traghettato l'Eni in un periodo "tra i più difficili nella storia dell'oil&gas", cambiando profondamente il gruppo proprio per permettergli di arrivare in porto. Claudio Descalzi, nato a Milano nel 1955, laurea in fisica, viene confermato alla guida del Cane a sei zampe per il suo secondo mandato. Le difficoltà non sono mancate in questo triennio: basti pensare che nel 2014, quando il manager che ha speso tutta la vita lavorativa all'interno di Eni fu nominato alla guida del gruppo, il petrolio valeva 100 dollari al barile. Di lì a poco le quotazioni crolleranno, fino ai minimi di 27 dollari (gennaio 2016) ma grazie alle misure di efficienza, taglio dei costi ("senza toccare un solo posto di lavoro", ripete sempre l'ad) e alla scoperta di giacimenti ("l'esplorazione è il motore della nostra crescita" sottolinea spesso) negli ultimi tre anni Eni è diventata un'azienda più agile e forte. Per comprendere l'efficacia della strategia, basti pensare a Zohr, il megagiacimento a gas nell'offshore egiziano, il più grande mai rinvenuto nel Mediterraneo o all'altro fiore all'occhiello, quello in Mozambico. Insomma la strategia di Eni nell'upstream è quella di puntare su progetti convenzionali e near-field: "Operiamo la maggior parte dei nostri progetti con quote rilevanti e questo consente di vendere parte dei nostri asset, realizzando così una generazione di cassa anticipata", ha ricordato Descalzi lo scorso primo marzo presentando il piano industriale agli analisti a proposito del dual exploration model. L'ultimo successo in questo senso viene proprio dal Mozambico, dove Eni ha venduto il 25% dell'area 4 a ExxonMobil per 2,8 miliardi di dollari. La storia professionale di Descalzi, come detto, è tutta all'interno di Eni ("Questa è casa mia", ha detto recentemente parlando dell'azienda). Prima di diventare amministratore delegato nel 2014 è stato dal 30 luglio 2008 direttore generale della Divisione Exploration & Production, il cuore delle attività dell'azienda. E' stato inoltre presidente di Assomineraria e vice presidente di Confindustria Energia. A 26 anni inizia la sua carriera in Eni come ingegnere di giacimento. Diventa poi Project Manager per lo sviluppo delle attività nel Mare del Nord, in Libia, Nigeria e Congo. Nel 1990 è nominato Responsabile delle attività operative e di giacimento in Italia. Nel 1994 assume il ruolo di Managing Director della consociata Eni in Congo e nel 1998 diventa Vice Chairman & Managing Director di Naoc, la consociata Eni in Nigeria. Dal 2000 al 2001 ricopre la carica di Direttore dell'area geografica Africa, Medio Oriente e Cina. Dal 2002 al 2005 è nominato Direttore dell'area geografica Italia, Africa e Medio Oriente, ricoprendo inoltre il ruolo di Consigliere di Amministrazione di diverse consociate Eni dell'area. Nel 2005 diventa Vice Direttore Generale di Eni - Divisione Exploration & Production.
Nel 2012 Descalzi è il primo europeo ad aver ricevuto il prestigioso premio internazionale SPE/AIME "Charles F. Rand Memorial Gold Medal 2012" dalla Society of Petroleum Engineers e dall'American Institute of Mining Engineers (AIME).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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