"Digitale e green cruciali per lo sviluppo"

La crisi provocata dal Covid ha spezzato per sempre equilibri consolidati

"Digitale e green cruciali per lo sviluppo"

La pandemia ha chiuso un'epoca aprendone una nuova in cui competenze digitali e tematiche Esg saranno cruciali. Indietro non si torna. «Commercio on line e smart working sono qui per restare» tanto da aver mandato in pensione «Il vestito grigio», simbolo del lavoro impiegatizio che, nell'arco di 10 anni, ha dimezzato le vendite. Lo sostiene il XXV Rapporto sull'economia globale e l'Italia presentato dal Centro Einaudi e da Intesa Sanpaolo curato da Mario Deaglio, presentato ieri nella sede della Ca' de Sass sotto a Torino. In questo scenario si colloca l'agognata ripresa, che «non sarà semplice, nonostante i 191,5 miliardi in arrivo dal Recovery Plan». Deaglio avverte: «non basta tornare al punto di prima. I debiti pubblici vanno pagati, le imprese deboli vanno rinvigorite e aiutate a trasformarsi, le categorie fragili sul lavoro vanno rese meno fragili», senza cedere alla tentazione di restaurare il passato.

«La crisi stiamo vivendo spezza equilibri consolidati, accelera sviluppi già in atto ed espone a fragilità nascoste» commenta il rapporto secondo cui ciò in Italia si è tradotto «in un ulteriore infragilimento del lavoro, in un sostanziale passo indietro dal punto di vista reddituale e di partecipazione al mercato del lavoro delle donne e in un inasprimento dei divari fra Nord e Sud». Le banche avranno una funzione essenziale in questa metamorfosi.

Lo spiega Gian Maria Gros Pietro (nella foto), presidente di Intesa, secondo cui «l'implementazione del programma di rinascita europeo vedrà a proprio fianco il sistema bancario» sia per «allocare efficientemente le risorse» sia nell'erogazione del credito sia nell'accompagnamento delle imprese all'accesso a fonti alternative di finanziamento.

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