Ecco perché il prezzo di vendita del gas è quattro volte più alto

Bollette del gas sempre molto costose per gli italiani nonostante i miliardi stanziati dal governo: ecco quali sono i motivi che fanno lievitare i prezzi rispetto a quelli originari

Ecco perché il prezzo di vendita del gas è quattro volte più alto

Il prezzo del gas "alla fonte" è sceso ma di questo calo non ci siamo accorti sulle bollette, anzi. Ventiquattro ore fa, come abbiamo visto sul Giornale.it, il prezzo sul TTF olandese si è fermato a 86 euro per Megawatt contro i 350 euro registrati appena era esploso il conflitto in Ucraina. E allora, cosa sta succedendo? I consumatori stanno pagando il prezzo che si è formato sulla borsa di Amsterdam che, ovviamente, incide anche per le bollette della luce a causa del meccanismo Ue secondo la quale "la materia prima che costa di più fa il prezzo per tutte le altre".

Quanto costa all'origine

Come ha dichiarato al Messaggero il direttore dell’Agenzia delle Dogane italiana, Marcello Minenna, anche nei momenti peggiori non si è mai superata la soglia dei 60 euro. C'è un documento della Commissione Ue che scrive al dettaglio il prezzo da ogni "tubo" che lo porta in Italia: ad esempio, il metano in ingresso dalla Norvegia è molto basso alla dogana, soltanto 17,70 euro al Megawattora; quello russo che importiamo da Tarvisio costa 18,96 euro e, se ci spostiamo in Africa, quello in arrivo dall'Algeria in Sicilia costa 19,95 euro. Come ricorda il quotidiano romano, quello più costoso di tutti arriva da Shah Deniz, Arzebaijan, che ha un prezzo di 63,3 euro.

Il perché degli aumenti

Sottolineando che questi prezzi sono indicativi e possono subire variazioni costanti (anche se non significative), il valore del TTF sarà sempre più alto dei costi reali perché "sulla Borsa olandese ha inciso anche la speculazione finanziaria. E soprattutto una scommessa sbagliata fatta dagli operatori: che il prezzo del gas sarebbe sceso", ha spiegato Minenna. A causa di questi due fattori, quindi, gli investitori sono rimasti spiazzati e, per recuperare quanto perso, hanno dovuto "coprire" le loro scommesse al ribasso causando l'enorme lievitazione dei prezzi in Borsa con ripercussioni inevitabili per le famiglie e le imprese sul prezzo finale. Da qui, il governo Draghi ha dovuto stanziare 30 miliardi per calmierare le cifre apparse in bolletta in questi mesi.

Come invertire la tendenza

Esistono due strade, complicate, per far in modo che questo meccanismo perverso possa interrompersi: innanzitutto, con un tetto massimo europeo sul costo del gas, strada molto tortuosa che finora è rimasta senza sbocco; l'altra è quella di sganciare le tariffe italiane dal legame con i TTF olandesi per portarlo ai prezzi più vicini del gas all'origine.

L’Arera è già al lavoro per fornire al ministero della Transizione quanto valgono i reali contratti e, quando saranno aggiornate le tariffe a luglio, dovrà basarsi sui prezzi reali e non quelli finanziari della borsa olandese.

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