Sarà di 20,5 miliardi il conto finale che verrà presentato agli italiani per Imu e Tasi.
Sono questi i dati riportati in un rapporto della Uil. Il prossimo 17 giugno 25 milioni gli italiani proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale saranno chiamati a pagare la prima rata di questo conto salatissimo che farà entrare nelle casse dello stato oltre 10 miliardi di euro.
Secondo i calcoli del Servizio Politiche Territoriali della Uil, il costo medio complessivo famiglia è di 1.070 euro con punte di oltre 2 mila euro, però, nelle grandi città. A Roma si registra il costo maggiore in valore assoluto per una seconda casa con circa 2.064 euro medi a famiglia. Al secondo posto Milano, con 2.040 euro medi, e poi Bologna (2.038 euro), Genova 1.775 euro e Torino (1.745 euro).
Discorso simile per i costi delle pertinenze (garage, cantine ecc.), che interesserà circa 3,5 milioni di famiglie con un costo medio di 56 euro. Anche qui Roma è la più onerosa per le tasche dei contribuenti che nella capitale pagheranno circa 110 euro annui. Segue Milano con 99 euro, Bologna (96 euro), Firenze e Napoli (95 euro).
“Prima di parlare di reintroduzione di tasse sulle prime case – ha dichiarato Ivana Veronese, segretario confederale Uil - sarebbe il caso di partire dalla revisione dei criteri che regolano i valori catastali,
che non dovrà significare maggiori prelievi ma una diversa e più equa ripartizione del prelievo sugli immobili. Ovviamente sempre accompagnando questo processo a una lotta “senza se e senza ma” all’evasione fiscale”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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