Generali archivia i primi sei mesi dell'anno con utile netto normalizzato a quota 2,33 miliardi e in crescita del 60,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. In aumento anche il risultato operativo a 3,72 miliardi (+28%). Numeri che tuttavia non hanno fatto breccia nel mercato con il titolo del Leone a scendere dell'1,15% a 18,44 euro, dopo il +11% fatto segnare da inizio anno.
«Arrivati a metà dell'implementazione del piano, siamo pienamente in linea per realizzare i nostri ambiziosi obiettivi» è stato il commento dell'amministratore delegato, Philippe Donnet, «il nostro gruppo sarà ulteriormente rafforzato dalle recenti acquisizioni di Liberty Seguros e Conning, che consentiranno il consolidamento della nostra leadership assicurativa in Europa e l'espansione della nostra piattaforma di asset management a livello globale». Il gruppo di Trieste ha ancora in cassa circa 500 milioni per nuove operazioni, di cui 300 milioni derivanti da capitale in eccesso di Liberty Seguros. Difficile però ci sia il tempo per portare altri grossi colpi prima di fine piano, con Donnet ad annunciare che potrebbe utilizzare le somme eventualmente non spese per il buyback. Il 30 gennaio 2024, in ogni caso, ci sarà un investor day che aggiornerà sugli sviluppi non solo del piano.
Guardando nello specifico il business, si segnala soprattutto la spinta del ramo Danni il cui risultato operativo (+85,7% a 1.853 milioni) ha superato per la prima volta quello del Vita (-3,5% a 1.813 milioni) seppur per effetto soprattutto dei nuovi principi contabili. L'asset & wealth management ha contribuito con un risultato operativo di 498 milioni (+1,3%), grazie al contributo, da 233 milioni, di Banca Generali, la quale si troverà ora a dover pagare circa 20 milioni di tassa sugli extraprofitti.
I premi lordi nel semestre sono aumentati a 42.237 milioni (+3,6%) nel semestre, grazie al forte sviluppo del Danni (+10,6%) mentre nel Vita si sono assestati a 25.888 milioni (-0,3%) con una raccolta netta in questo segmento negativa per 877 milioni a causa dei deflussi netti nella linea risparmio. A pesare sul risultato è stata la rinnovata appetibilità sotto il profilo dei rendimenti dei titoli di Stato oltre alle dismissioni di portafogli vita che il Leone continuerà a fare.
A fine giugno la compagnia aveva attività in gestione pari a 631 miliardi (+2,6%) per il positivo andamento del mercato. Migliora anche il coefficiente di solvibilità al 228% (221% nell'intero 2022).
Sui soci il top manager francese non ha fatto altri commenti: né riguardo alla possibilità per Delfin di salire fino al 20% né sugli emendamenti al ddl Capitali per bloccare la lista del cda. Riguardo alle cedole, Donnet ha però dichiarato: «Il nostro piano contempla una politica di dividendi crescenti e nel periodo 2022-2024 prevede dividendi cumulati tra 5,2 miliardi e 5,6 miliardi. Se potremo fare di più saremo felici di farlo».
Le catastrofi naturali hanno avuto un impatto quest'anno di 440 milioni circa sui conti di Generali (di cui 250 milioni per gli eventi di luglio e agosto che hanno riguardato l'Italia e non solo): «Abbiamo osservato un primo semestre che è assolutamente in linea e probabilmente sotto le aspettative come impatti di eventi
catastrofali. A luglio abbiamo avuto effetti ulteriori che ovviamente non sono inclusi nella semestrale. Ma direi che al momento siamo totalmente in linea con le previsioni» ha detto Marco Sesana, general manager di Generali.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.