Enel stringe sul nucleare con più utili e meno debito

Il Sud America spinge i margini. Confermati i target

Enel stringe sul nucleare con più utili e meno debito
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L'Italia punta a diventare un hub dell'energia nucleare. Il governo lavora a una newco a sostegno pubblico per il rilancio del settore. Sono stati avviati «pour parler» di «carattere bilaterale» con Enel, Leonardo e Ansaldo, ha dichiarato il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin all'evento inaugurale del Gruppo mondiale per l'energia da fusione. «È bello immaginare - ha scritto nel suo messaggio la premier Giorgia Meloni - che in un futuro non lontano ogni nazione abbia la sua piccola stella capace di produrre energia sicura, pulita, illimitata». La commissaria europea per l'Energia, Kadri Simson, ha ricordato che l'Ue «ha investito 5,6 miliardi di euro sul programma Iter». Per il direttore generale dell'Aiea, Rafael Mariano Grossi, «serviranno 5-6, forse 10 anni» per arrivare a produrre su larga scala energia da fusione nucleare» evidenziando «l'interesse del privato, con investimenti importanti in Stati Uniti e in Europa».

Enel ieri ha diffuso anche i risultati della trimestrale. L'ebitda si è attestato a 18,6 miliardi (+22,2% annuo). L'utile netto di gruppo ha raggiunto quota 4,2 miliardi (+38%), mentre i ricavi sono ammontati a 57,6 miliardi (-17,1%). L'ebitda ordinario è aumentato del 6,5% a 17,4 miliardi e l'utile ordinario è salito del 16,2% a 5,8 miliardi. Un ruolo importante lo ha giocato il grande impegno del management per il rafforzamento delle relazioni istituzionali in Sudamerica.

In netto calo il debito che, considerate le attività di M&A già annunciate e da finalizzare entro il 2024, è sceso a 56 miliardi, con un rapporto debito/ebitda tra i più bassi del settore. Il gruppo Enel ha confermato i target 2024: ebitda ordinario pari a 22,1-22,8 miliardi di euro, utile netto ordinario: 6,6-6,8 miliardi. Il cda guidato dall'ad Flavio Cattaneo ha deliberato un acconto sul dividendo 2024 pari a 0,215 euro per azione, in pagamento dal 22 gennaio 2025. Enel a livello globale ha raggiunto una produzione a Zero-emissioni pari all'84% del mix energetico totale del gruppo (nei primi 9 mesi del 2023 era pari al 73%).

L'andamento positivo, ha sottolineato la società, è attribuibile al positivo contributo dei business integrati, guidati dalla performance delle energie rinnovabili, che ha beneficiato della progressiva normalizzazione del mercato delle commodity, nonché della buona disponibilità delle risorse rinnovabili, compensando ampiamente la contrazione dei

margini nei mercati finali e nella generazione da fonte termoelettrica. Confermato l'impegno verso la disciplina finanziaria che, conclude la società, «rappresenta la base per una crescita futura, sostenibile e duratura».

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