È entrato in vigore in questi giorni l’accordo sulla partnership economica tra Unione europea e Giappone (Jefta). Secondo gli analisti, tale trattato dà vita all’“area di libero scambio più grande del mondo”, comprendente “635 milioni di persone” e un volume di scambi pari a “un terzo dell’economia mondiale”.
L’intesa in questione elimina la “quasi totalità” delle restrizioni doganali finora esistenti tra Bruxelles e Tokyo. In virtù delle disposizioni del Jefta, il “99%” dei dazi Ue sulle importazioni nipponiche viene infatti revocato, mentre l’ex “Impero del Sol Levante” metterà fine al “97%” delle tariffe introdotte in passato ai danni delle merci europee. Le aziende degli Stati Ue, grazie alle disposizioni del trattato, avranno anche libero accesso al mercato orientale delle telecomunicazioni e delle prestazioni di servizi e potranno partecipare senza impedimenti burocratici alle gare di appalto indette dalle autorità del Paese asiatico. Eguali agevolazioni verranno riconosciute ai gruppi giapponesi intenzionati a investire nel “Vecchio continente”.
Il Jefta, inoltre, obbliga i funzionari nipponici a riconoscere come “marchi protetti” i principali prodotti europei Dop (Parmigiano reggiano, Prosciutto di Parma ecc..) e Docg (Barbera d’Asti, Montepulciano d’Abruzzo ecc..). Il documento, contestualmente, vieta a Bruxelles di operare “discriminazioni” ai danni delle denominazioni registrate della nazione orientale, come il “manzo di Kobe”. L’accordo in questione sollecita anche i due blocchi economici a proseguire verso la “piena attuazione” delle prescrizioni in campo ambientale contenute nel Protocollo di Kyoto del 1997.
I vertici Ue hanno espresso “profonda soddisfazione” per l’entrata in vigore dell’intesa.
Secondo Cecilia Malmstrom, membro della Commissione Juncker con delega al Commercio, grazie al Jefta gli operatori europei decisi a investire nell’ex “Impero del Sol Levante” saranno esentati da “oltre un miliardo di euro” di oneri doganali. Lo stesso presidente Juncker ha affermato che il trattato di libero scambio con Tokyo “metterà il turbo” all’economia del “Vecchio continente”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.