"Prima di Equitalia la riscossione costava molto e funzionava male. Ciò detto, è venuta l’ora di riformarla". In una intervista alla Stampa, il direttore dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi lancia il restyling del Fisco per renderlo più pop: "Agli occhi del contribuente la riscossione passa da un estremo all’altro: può essere vessatoria, oppure bloccata. Il parlamento deciderà come procedere, il mio parere è che occorre più flessibilità". Il risultato, però, non cambia. "Se i contribuenti non pagano le tasse - avverte - c’è poco da discutere".
Secondo la Orlandi, l'Agenzia delle Entrate deve "trovare un modo per valutare meglio, e in modo oggettivo, i singoli casi". E spiega: "Noi riscuotiamo per 1.550 enti pubblici. La riforma non sarà semplice e non si potrà limitare a ritocchi". Quanto alla dichiarazione dei redditi precompilata, replica a chi credeva "si potesse fare con uno schiocco di dita". "Nella dichiarazione di quest’anno i lavoratori dipendenti troveranno l’imponibile, gli immobili di proprietà, gli oneri previdenziali, quanto verrà detratto grazie a mutui e assicurazioni - sottolinea - mancano le spese mediche e veterinarie ed è fatta. Già oggi si registrano on line la metà dei contratti di affitto, entro la fine dell’anno si potrà fare dal computer le dichiarazioni di successione e le volture catastali".
La prossima frontiera dell'Agenzia delle Entrate sarà concentrarsi sulla grande evasione e sulle frodi fiscali, in particolare sull’Iva. "Anche in questo caso però molto si può ottenere semplificando la vita a chi deve pagare", conclude la Orlandi rilanciando la fatturazione elettronica.
Le soglie di punibilità sono "inevitabili", se non ci fossero, dice la numero uno dell'Agenzia delle Entrate, "si finirebbe di fronte al giudice penale per qualunque cifra evasa e le procure sarebbero paralizzate".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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