Esodati, Boeri smentisce Renzi: "Il problema non è stato risolto"

Con la legge di stabilità arriva la settima salvaguardia per 32mila esodati. Poletti assicura: "Consideriamo concluso il percorso". Ma Boeri rivela che il governo sta già studiando l'ottava misura: "Meglio sarebbe fare un intervento strutturale"

Esodati, Boeri smentisce Renzi: "Il problema non è stato risolto"

Con la legge di Stabilità arriva la settima salvaguardia per 32mila esodati. "Così - aveva assicurato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti - arriviamo a circa 172mila salvaguardati e consideriamo concluso il percorso". La misura vale due miliardi fino al raggiungimento per tutti del requisito per la pensione. Ma non è abbastanza. Perché, se il governo considera il problema risolto una volta per tutte, il presidente dell'Inps Tito Boeri è di tutt'altro avviso: "Non penso che sia stato del tutto risolto". Anzi, avverte ai microfoni di In 1/2 Ora: "Si rischia uno strascico".

I nodi vengono al pettine. La manovra licenziata da Matteo Renzi non è tutta rose e fiori. Anzi, i problemi aumentano di giorno in giorno. Pur avendo rimandato al 2016 la riforma del sistema previdenziale, il premier si era vantato di aver risolto una volta per tutte i disastri fatti dal governo Monti e dall'ex ministro del Welfare Elsa Fornero. Ma non è così. La partita è ancora aperta. "Non tutto è risolto sul problema degli esodati - spiega il presidente dell'Inps intervistato da Lucia Annunziata - siamo alla settima salvaguardia e si va verso l’ottava". E suggerisce al governo di "fare un intervento strutturale introducendo la flessibilità in uscita dal lavoro".

A In 1/2 Ora Boeri ha anche spiegato alcune delle proposte avanzate lo scorso giugno in vista una riforma complessiva delle pensioni.

Tra queste c'è anche il taglio delle pensioni dei politici. "Per i vitalizi dei politici di oltre 80-85mila euro all’anno - spiega il presidente dell'Inps - abbiamo proposto una riduzione che arriva anche fino al 50% del vitalizio".

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