A pochi giorni dalla ritrovata unità d'intenti tra Usa e Ue, con la chiusura della guerra commerciale e l'individuazione nella Cina la principale minaccia comune, arriva la prima grande operazione finanziaria e industriale sul fronte atlantico. Cnh Industrial, società della galassia Exor di casa Agnelli, ha sottoscritto un accordo per acquisire il 100% delle azioni di Raven Industries, leader nelle tecnologie di agricoltura di precisione con sede negli Stati Uniti, per 58 dollari per azione, che rappresentano un premio del 33,6% sul prezzo medio ponderato sugli scambi delle ultime quattro settimane, ovvero 2,1 miliardi di dollari di valore dell'impresa. Una coincidenza interessante (le parti erano da tempo in trattativa) lungo l'asse Washington-Bruxelles.
Per il gruppo che produce macchine agricole (oltre a escavatori, camion, bus, mezzi militari e motori) è la più importante acquisizione dalla costituzione nel 2013. Il closing è atteso entro l'anno, dopo gli ok degli azionisti di Raven e delle autorità competenti. «L'agricoltura di precisione e quella autonoma sono elementi fondamentali nella nostra strategia per sostenere i clienti nel raggiungimento di una sempre maggiore produttività e per sbloccare l'autentico potenziale delle loro attività. L'acquisizione segue il nostro processo di trasformazione digitale. Offriremo ai clienti le più moderne novità nell'ambito delle tecnologie connesse, consentendo loro di essere più produttivi ed efficienti», il commento dell'ad di Cnh Industrial, l'americano Scott Wine.
Si delinea, a questo punto, il futuro delle due realtà che costituiscono Cnh Industrial, le stesse che nei prossimi mesi saranno scorporate. Da una parte le attività Off-Highway, l'agricoltura e la macchine da lavoro, e dall'altra quelle On-Highway, cioè il trasporto pesante, con Iveco che resterà all'interno del gruppo Agnelli dopo la mancata cessione al colosso cinese di Faw a causa dell'offerta non ritenuta ideonea ma, soprattutto, per placare le tensioni con il governo italiano, preccupato per la «cinesizzazione» di un'azienda storica del Paese e del suo patrimonio industriale. La divisione On-Highway, tra l'altro, sarà affidata a Gerrit Marx, nel gruppo dal 2019.
L'operazione Cnh - Raven, che va a collocarsi oltre l'agricoltura 4.0, sembra anche benedire, per restare sull'attualità politica, il ritrovato dialogo tra Ue e Usa sulle questioni agroalimentari. L'acquisizione, secondo gli analisti, è dettata anche dall'esigenza di Cnh di colmare il gap che divide la propria divisione agricola con il big americano John Deere, fortissimo proprio nelle tecnologie dell'agricoltura di precisione e dei mezzi agricoli autonomi. Sono sistemi che permettono all'imprenditore di stabilire - con la massima precisione - quanto fertilizzante, quanto acqua, quante sementi servono per una determinata area da coltivare, evitando così sprechi e aiutando l'ambiente. Un analista: «Raven viene strapagata, ma c'è un motivo.
Il business in questione è visto crescere del 15% annuo nei prossimi 4 anni, con i margini. John Deere ha aumentato del 9% i prezzi dei suoi trattori facendo capire ai clienti come, grazie alle tecnologie, potranno risparmiare fino al 20%».
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