Febbre bollente da Bitcoin. Si scommette su 140mila

La regina delle cripto è cresciuta del 130% da gennaio grazie all'effetto Trump e ai primi fondi specializzati

Febbre bollente da Bitcoin. Si scommette su 140mila
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L'exploit nel 2024 del Bitcoin, coronato con il traguardo dei 100mila dollari, ha indubbiamente trovato sponda nella vittoria di Donald Trump alle elezioni statunitensi. A ben vedere un anno in crescita a tre cifre non è una novità per la criptovaluta. Il +130% del 2024 fa il paio, infatti, al balzo del 157% del 2023 e ci sono stati anni ancora più esuberanti: nel 2017 +1.375% e nel 2013 andò in scena un sensazionale +5.428 percento. Complessivamente, in 12 degli ultimi 15 anni il Bitcoin è stato l'asset più redditizio. Certo, i passi falsi non sono mancati, l'ultimo nel 2022 (-64%) complice anche il fallimento dell'Exchange Ftx.

Già prima dell'ondata rialzista legata all'effetto Trump, il Bitcoin stava attraversando un anno storico a partire dall'arrivo dei primi Etf spot legati al token con in prima fila colossi dei fondi quali BlackRock e Fidelity; in aggiunta ha avuto luogo il quarto halving, un evento chiave nel definire la scarsità della cripto (ogni quattro anni si dimezzano i Bitcoin creati, riducendo l'offerta complessiva sul mercato) e che porta molti a definirla come «l'oro digitale». Tornando a Trump, il presidente eletto ha promesso di trasformare gli Usa nella capitale mondiale delle criptovalute, favorendo una regolamentazione pro-cripto e la creazione di una riserva strategica di Bitcoin.

La ribalta data da Trump ha contribuito ad allargare la platea di chi guarda con interesse alla valuta digitale come strumento d'investimento. BlackRock, il più grande gestore di fondi al mondo, considera il Bitcoin alla stregua dell'oro in qualità di «diversificatore» dei portafogli in quanto presenta una correlazione limitata con le azioni, offrendo quindi fonti di rendimento distinte. In caso di scenario di inflazione crescente, che spinge le banche centrali a smettere di tagliare i tassi, il reddito fisso potrebbe non proteggere efficacemente da eventuali correzioni azionarie e per questo BlackRock ritiene opportuno inserire oro e Bitcoin nei portafogli.

Mentre l'oro capitalizza 18 trilioni di dollari, il Bitcoin è a 2 trilioni di dollari con «ancora un fattore dieci come potenziale di apprezzamento», sottolinea Ferdinando Ametrano, ceo e co-founder di CheckSig che vede la cripto spingersi oltre i 140mila dollari nel 2025 anche se «molto dipenderà dall'attuazione delle promesse di Trump».

Un elemento importante è il nuovo quadro legislativo dell'Ue con la normativa Mica.

«Il mercato dei capitali europeo si aprirà sempre di più nei prossimi 12-18 mesi, questo eviterà i ritracciamenti di prezzo osservati in passato a vantaggio di una crescita ancora volatile ma sicuramente più graduale», argomenta Ametrano secondo il quale entro tre anni una banca su due in Italia offrirà servizi cripto, come trading, custodia e consulenza.

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