Come da attese la Federal Reserve ha rialzato i tassi di 25 punti, portandoli dal range 0 - 0,25% a 0,25 - 0,50%. Quello del Fomc, il comitato monetario della banca centrale Usa, è stato un voto all'unanimità.
Nel documento conclusivo della riunione del Fomc si giustifica il rialzo, il primo dal 2006, con "i notevoli miglioramenti del mercato del lavoro" e la "ragionevole fiducia nel fatto che l'inflazione salirà nel medio termine verso l'obiettivo del 2%. Alla luce di tutto questo, la Fed spiega come sia giunto "il tempo di decisioni che abbiamo un impatto sugli sviluppi economici futuri".
Nonostante la decisione odierna la Federal Reserve "raffredda" le aspettative di nuovi interventi, dal momento che stima che "le condizioni economiche si evolveranno in un modo che permetterà solo aumenti graduali del tasso federale" che pertando "probabilmente resterà, ancora per qualche tempo, al di sotto dei livelli che erano attesi nel lungo termine".
Tutte le decisioni "su tempi e dimensioni di aggiustamenti futuri" dei tassi, sottolinea la banca centrale Usa, saranno condizionate al raggiungimento degli obiettivi di massima occupazione e inflazione al 2 per cento.
Il presidente della Fed
Janet Yellen ha commentato così questa decisione: "Questa misura segna la fine un periodo straordinario di 7 anni di tassi vicini allo zero per sostenere la ripresa economica dopo la recessione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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