Ferrari a vela come Prada. Ma Stellantis è alla deriva

Elkann guarda alla costosa avventura sportiva e all'elettrica, ma non investe sui marchi storici

Ferrari a vela come Prada. Ma Stellantis è alla deriva
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Dalle sfide sui circuiti di Formula 1 a quelle cavalcando le onde del mare, con la speranza che i risultati non siano gli stessi. Dalle monoposto di Charles Leclerc e Lewis Hamilton alla barca a vela super tecnologica con Giovanni Soldini al timone. Per il Cavallino rampante è pronta una nuova e soprattutto molto costosa avventura, peraltro anticipata lo scorso anno ma ufficializzata ieri dal presidente John Elkann all'assemblea degli azionisti. Dunque, non più solo Prada all'America's Cup.

La domanda che in tanti si pongono è però questa: con Stellantis, di cui lo stesso Elkann è presidente e azionista, in piena crisi; le fabbriche italiane più ferme che all'opera; gli operai in cassa integrazione; marchi iconici (Lancia, Maserati e Alfa Romeo) in bilico con «paperoni» esteri pronti ad approfittare della situazione; nuovi modelli annunciati ma solo nel 2026: ebbene, alla luce di tutto questo era proprio il caso di dar vita, proprio ora, al nuovo dispendioso divertimento?

È vero che a Maranello non ci sono problemi, eccetto le recenti figuracce in Formula 1, ma chi comanda ha soprattutto in mano il destino di decine di migliaia di famiglie nella storica azienda di famiglia poi convolata a nozze con i francesi di Psa. Elkann, nel presentare l'iniziativa velistica, ha tirato in ballo Enzo Ferrari, «sempre pronto alla ricerca della prossima sfida», ma sicuramente in pista e non tra gli oceani. E, soprattutto, ricorda chi ha conosciuto bene il Drake, «attentissimo al ritorno economico». Il presidente, inoltre, sostiene che grazie alla vela si presenteranno «nuove opportunità di innovare in termini di tecnologia, prestazioni e sostenibilità» e di essere sicuro che «ciò che impareremo ispirerà le nostre future auto da corsa e sportive». Novità, la vela, che si aggiunge all'altra, questa volta all'interno del core business aziendale, ovvero le supercar: la prima auto elettrica prodotta a Maranello che dovrebbe essere mostrata il prossimo 9 ottobre in occasione del Capital markets day. Quale sarà l'impatto della Ferrari 100% elettrica con il pubblico? Come reagiranno gli appassionati, quelli veri, soprattutto negli Usa (ma non solo) dove il sound (quello vero) del V12 è ritenuto il massimo della goduria? Una Ferrari è da guidare, da vivere intensamente, una fucina di emozioni. Lo sarà al 100% anche quella elettrica? «È vero che i tempi cambiano, ma non bisogna esagerare», afferma un appassionato dal cuore rosso Ferrari. Un segnale da non sottovalutare, intanto, è arrivato dalla non lontana Sant'Agata Bolognese: Lamborghini, infatti, ha rinviato il lancio della sua prima creatura a batteria al 2029 «perché i tempi non sono ancora maturi», come spiegato dal presidente Stephan Winkelmann.

Ad Amsterdam, ieri, gli

azionisti hanno approvato il bilancio 2024, espresso parere positivo in merito alla relazione sulla remunerazione e approvato la proposta di distribuire un dividendo di 2,986 euro per azione ordinaria, pari a circa 534 milioni.

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