Fitch promuove l'Italia: ecco cosa è successo

Migliora il giudizio dell'agenzia internazionale di valutazione del credito e rating: l'outlook viene dato come stabile, mentre il rating passa da BBB- a BBB. Soddisfazione del Tesoro

Fitch promuove l'Italia: ecco cosa è successo

L'agenzia internazionale di valutazione del credito e rating Fitch ha deciso di promuovere l'Italia, alzando il rating da BBB- a BBB, con outlook stabile. La decisione di alzare le stime di crescita dello Stivale ha naturalmente entusiasmato il Mef, che ha spiegato come la notizia sia stato il coronamento di "una serie di valutazioni positive rilasciate da cinque altre agenzie di rating, che in queste settimane hanno migliorato il loro outlook sul Paese".

"Queste decisioni confermano la solidità della linea di politica economica perseguita dal Governo e l'esigenza di proseguire con vigore sulla strada delle riforme e degli investimenti, secondo il piano concordato con l'Europa", ha aggiunto il ministero dell'Economia e delle finanze, come riportato da Agi.

Lo scorso 22 ottobre, infatti, anche S&P aveva alzato a BBB il rating dell'Italia, così come Dbrs, che aveva confermato il giudizio a BBB (alto). Mantenuto anche il rating relativo alle emissioni a breve termine, a R-1. Di diverso avviso Moody's, che a novembre non ha aggiornato il proprio parere circa la situazione del debito italiano.

Fitch, che ha alzato il rating dell'Italia, ha precisato che l'outlook è stabile. Positive anche le sue stime relative al Pil per il 2021, dato al +6,2%. Con una crescita economica trimestrale del 2,7% (secondo trimestre) e del 2,6% (terzo trimestre). Un risultato considerato "ben al di sopra dell'intera zona euro". Secondo l'agenzia di rating, il Pil italiano è destinato a raggiungere il livello pre-pandemia nel primo trimestre del 2022, attestandosi l'anno prossimo al +4,3%.

Conti pubblici in miglioramento, dunque, grazie a quello che Fitch definisce un forte rimbalzo economico. È stata considerata pertanto al ribasso la previsione di deficit del 2021 (dall'11,4% rilevato nell'ultima revisione all'8,9%). Stando alle previsioni dell'agenzia internazionale di valutazione del credito e rating entro la fine del 2021 il rapporto debito/pil secondo l'agenzia probabilmente scenderà sotto il 154% rispetto al picco del 155,6% del 2020. Entro il 2025 si arriverà al 150%.

In una nota, Fitch dà anche alcune indicazioni al governo, specialmente in vista delle prossime elezioni del presidente della Repubblica, previste per il mese di febbraio. "Poichè il premier Draghi è un potenziale candidato, le elezioni presidenziali potrebbero avere un effetto diretto sul futuro del governo di unità nazionale", ha spiegato l'agenzia. "Il governo ha un'ambiziosa agenda di riforme strutturali, legata al Piano di ripresa e resilienza.

Poichè le elezioni parlamentari sono previste per marzo 2023 e l'attuale governo di unità nazionale è sostenuto da partiti ideologicamente diversi, l'attuazione delle misure di riforma potrebbe rallentare nel 2022 e sarà più incerta dopo le elezioni parlamentari", ha concluso.

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