Mazzata in arrivo nella bolletta di novembre: il gas aumenta del 74%

Arera ha aggiornato il costo del gas al mese di ottobre. L’aumento del 74% darà segno di sé nelle bollette di novembre. La fatturazione mensile fa già discutere

Mazzata in arrivo nella bolletta di novembre: il gas aumenta del 74%

L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) ha aggiornato i prezzi del gas a partire dal primo ottobre fissandone il costo a 196,25 centesimi per metro cubo contro i 104,99 centesimi precedenti. In termini percentuali è un rincaro dell’85% il che, considerando tutti i costi riportati nelle bollette, fa un aumento totale del 74%. Si tratta di un prezzo indicativo che sarà puntualizzato all’inizio del mese di novembre.

La fatturazione mensile, prevista per il mercato a maggiore tutela, è scattata proprio dal primo giorno di ottobre e ha sollevato perplessità sin da subito. I detrattori non la vedono di buon grado perché mancherebbe di chiarezza e perché il prezzo del gas è indicizzato al mercato italiano (Psv) i cui prezzi sono generalmente più alti rispetto al mercato olandese (Ttf).

L’ascesa del prezzo del gas e il conguaglio

Il prezzo del gas torna a essere aggressivo: nel primo trimestre del 2022 è salito del 41,18%, una percentuale che toglie smalto agli aumenti precedenti nonostante fossero a loro volta ingenti: +15,3% nel terzo trimestre del 2021 e +14,4% a fine 2021).

Le tariffe definitive saranno annunciate all’inizio di novembre. Il prezzo comunicato da Arera è calcolato sulla scorta delle indicazioni fornite dagli operatori e soltanto alla fine di ogni mese sarà possibile stabilire la reale entità dei prezzi. Sulla base delle tariffe reali verrà quindi allestito il conguaglio, il quale ricadrà sulla bolletta del mese successivo.

Il punto della situazione

Le voci più critiche si sono rivelate non del tutto puntuali ma non per questo infondate. Il timore che i consumatori potessero conoscere con trenta giorni di ritardo il prezzo del gas viene parzialmente meno, perché Arera comunica un prezzo indicativo già durante i primi giorni di ogni mese. Oggi i consumatori hanno una stima di quanto costerà il gas durante il mese di ottobre e potranno farsi un’idea – anche se non precisissima – dell’entità della bolletta che saranno chiamati a pagare a novembre.

Il dibattito si fa più interessante quando si parla dei prezzi a cui è scambiato il gas sul Psv e sul Ttf. Le quotazioni sono per lo più diverse e, pure essendo vero che fino a metà settembre il prezzo fissato sul mercato italiano è stato generalmente più alto di quello del Ttf, a fine settembre la situazione si è invertita. Il gas sul Ttf era quotato 2,019 euro per Smc (Standard metro cubo, ossia l’unità di misura usata dai fornitori per fatturare il gas consumato dalle utenze) mentre il prezzo Psv era di 1,963 euro per Smc.

Arera, limitatamente ai consumatori che sottostanno al regime di maggiore tutela (7,3 milioni di clienti), ha accolto le richieste dell’Unione nazionale dei consumatori la quale, per meglio proteggere i clienti finali dalle variazioni verso l’alto del prezzo del gas, ha proposto la bollettazione mensile.

Una misura che limita gli effetti dei conguagli calcolati su periodi più lunghi e che, secondo l’associazione stessa, avrebbe dato il meglio di sé applicando tariffe ex-ante (decise in anticipo) e non ante post (comunicate in seguito al periodo di bollettazione). Arera ha fatto uno sforzo anche in questa direzione, stimando ex ante il prezzo della materia prima e impegnandosi a renderlo definitivo entro il secondo giorno lavorativo del mese successivo.

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