C'è una questione che i vertici di Google non devono avere considerato mentre erano impegnati a informare il mondo del fatto che il gigante dell'online avrebbe iniziato a operare sotto l'egida di una holding. Un problema che potrebbe in effetti rivelarsi non da poco.
La disputa riguarda un aspetto fondamentale della maxi-compagnia al centro del riassetto societario di Google. Il nome con cui è stata battezzata, Alphabet. Di certo ha il suo fascino, ma porta con sé un problema: già esiste, e non è di proprietà di Google.
Forse lo si doveva intuire, quando da Mountain View hanno annunciato che il sito ufficiale della holding sarebbe stato raggiungibile all'indirizzo abc.xyz. Se da una parte si poteva infatti pensare a un tocco d'ironia, che per Google non sarebbe poi così cosa tanto assurda, dall'altra si impone una considerazione decisamente più pragmatica. Alphabet.com è un sito che appartiene a Bmw. E la concessionaria tedesca non sembra avere intenzione di cedere l'url.
Alphabet è un ramo della Bmw che si occupa della mobilità aziendale. Ma è anche il nome di decine di società americane, come ricorda un servizio della Reuters. La scelta di Google questa volta non è ricaduta su un nome particolarmente originale. E se per le operazioni dell'azienda questo potrebbe significare poco o nulla, di certo online il problema si presenta.
Da alcuni giorni il sito alphabet.
com è difficilmente raggiungibile. Il motivo - con tutta probabilità - è legato al gran numero di utenti curiosi di capire che aspetto avrà questa nuova mutazione di Google e ignari del fatto che, a quell'indirizzo, c'è tutt'altro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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