Grecia, il Fmi boccia l'accordo: "Debito insostenibile, va tagliato"

Da Washington filtra il testo di un rapporto interno: la situazione greca è ben peggiore di quanto previsto. L'intesa per il Fmi è del tutto insufficiente a far fronte alle esigenze di Atene

Grecia, il Fmi boccia l'accordo: "Debito insostenibile, va tagliato"

Poche ore prima che il parlamento greco inizi a votare le misure chieste dall'Eurogruppo in cambio del piano di salvataggio da 86 miliardi di euro, concordato solo 48 ore fa, il Fondo monetario internazionale boccia, a sorpresa, l'intesa raggiunta con grande fatica a Bruxelles dopo un'estenuante maratona negoziale di 17 ore. L'istituto diretto da Christine Lagarde lascia intendere che potrebbe sfilarsi dalla Troika che con Bce e Ue ha finora salvato già due volte Atene.

Da Washington è stato fatto filtrare nella notte il testo di un rapporto interno da cui emerge che la situazione greca è molto peggiore di quanto previsto fino a solo due settimane fa e che quindi l’intesa per l’Fmi è del tutto insufficiente a far fronte alle effettive esigenze di Atene. Secondo il testo, che era già stato portato a conoscenza dai leader dell’Eurozona quando lunedì hanno concordato l’intesa, i creditori europei dovranno fare "molto di piu" di quanto previsto finora. Ossia i creditori dell’Eurozona dovranno o accettare di rinunciare a parte dei fondi dati alla Grecia in questi anni o consentire al governo ellenico di non pagare nulla per almeno 30 anni. Alternative indipensabili, a detta dei tecnici della Lagarde, dal momento che, ai livelli attuali, il debito ellenico è "del tutto insostenibile". Il Fondo monetario internazionale reputa "del tutto insufficiente" anche lo stesso piano di salvataggio (il terzo dal 2010) da 86 miliardi concordato, tra mille polemiche, per stabilizzare la situazione. Lo stesso piano che in Grecia ha spaccato il partito del premier Alexis Tsipras e che rischia di non passare in parlamentento.

Per il Fmi spetta ora ai membri dell’Eurozona decidere quale opzione scegliere tra quelle possibili. Questo perché le nuove proiezioni contenute nel rapporto riservato dell'istituto di Washington stimano che il debito pubblico di Atene il prossimo anno sarà pari al 200% del pil contro il 177% stimato finora. Non solo. Il debito greco resterà al 177% fino al 2022 e non al 142% come era stato, invece, stimato a Bruxelles. "Il drammatico deterioramento della sostenibilità del debito - si legge nel nuovo studio - rende necessario un alleggerimento del debito su una scala che va molto oltre quanto è stato finora previsto". L’analisi del Fmi è in sintesi sia un assist al suo azionista di maggioranza, gli Stati Uniti che da settimane chiedono un taglio del debito greco. Lo è in parte alla Germania e alla nettissima maggioranza dei partner dell’Eurozona che volevano imporre misure ancora più dure - per alcuni non volevano salvare Atene - come raccontato dallo stesso Tsipras, secondo il quale solo Francia Italia e Cipro hanno difeso la Grecia. Il ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble potrà ribadire che il taglio del debito greco è impossibile in base ai trattati e quindi sostenere che senza l’Fmi l’intera struttura definita a Bruxelles da sola non sta in piedi. Da ultimo è anche un’allarme per i creditori europei.

Il Fondo, proprio le sue regole costitutive, non potrà continuare a sostenere in alcun modo la Grecia, sia perché è al momento "in arretrato" di 2 miliardi di dollari di prestiti non rimborsati, sia perchè non può prestare soldi ad un Paese il cui debito sia "insostenibile".

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