Grecia, l'eurogruppo ha respinto la richiesta di proroga del programma

Atene fuori dalla riunione serale. Il premier vuole il referendum, ma Schaeuble "Non ci sono basi per altri negoziati"

Alexis Tsipras con due membri del gabinetto
Alexis Tsipras con due membri del gabinetto

La richiesta non è stata accolta. L'Eurogruppo ha rifiutato la proposta di estendere il programma di salvataggio della Grecia dopo giugno, fanno sapere fonti europee. I ministri di Finanze hanno detto di no a Tsipras, che voleva un prolungamento che arrivasse fino al 5 luglio, giorno del referendum sull'intesa.

È ripartita alle diciotto la riunione, senza la delegazione greca. Si è chiusa dopo due ore a parlare delle conseguenze che potrebbe avere un fallimento parziale del Paese e del possibile controllo dei capitali. Attesa a breve una conferenza stampa.

L'assenza della delegazione greca è stata confermata dal presidente olandese, Jeroen Dijsselbloem, che ha ribadito la scadenza di giugno. Per Varoufakis si tratta di una decisione che "danneggia la credibilità dell'Eurogruppo e il danno potrebbe essere permanente". La sua impressione è che "non c'erano elementi che suggerissero che il piano avrebbe posto fine alla crisi", perché "i termini dell'accordo erano recessivi, i numeri dei finanziamenti non tornavano".

"Oggi è un giorno triste per l'Europa", ha aggiunto, mentre i ministri riprendevano la loro riunione. In una telefonata al cancelliere tedesco Angela Merkel e al presidente francese François Hollande il premier greco, Alexis Tsipras, si sarebbe mostrato baldanzoso: "Il popolo greco sopravviverà".

Per il ministro dell'Economia italiano "non è l'Europa che sta facendo fallire la Grecia, ma caso mai sono le scelte del governo greco che non sono a mio avviso adeguate alle necessità della Grecia".

Intanto sul voto popolare in Grecia le opinioni divergono. C'è chi, come la costituzionalista Lina Papadopoulou, dell'università di Salonicco, ritiene che non sia democratica. Non lo sarebbe, spiega, "dal momento che non c'è abbastanza tempo per permettere di esprimere le proprie opinioni".

Gli inviati della Reuters parlano di lunghe file ai bancomati e nei supermercati in Grecia e di forze dell'ordine che intensificano i presidi, mentre la situazione è sempre più tesa. Per Wolfgang Schaeuble, ministro delle Finanze tedesco, "non ci sono le basi per ulteriori negoziati".

Schaeuble lascia aperto uno spiraglio, ma sottile.

"Ovviamente con la Grecia non possiamo mai escludere sorprese - dice -, quindi ci può sempre essere speranza ma nessuno dei colleghi con cui ho parlato ha visto alcuna possibilità di poter fare qualcosa in questo momento".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica