"Il green pass italiano farà ripartire il turismo nelle città d'arte"

Luca Finardi, general manager di Mandarin Oriental: "Bene il premier Draghi, all'estero c'è voglia d'Italia. Usa e Gran Bretagna generano più del 50% del business dell'offerta medio alta. Bit digital opportunità storica per innovare. Occorre fare squadra, promuovere le destinazioni"

"Il green pass italiano farà ripartire il turismo nelle città d'arte"

L'industria italiana del turismo affronta la prova del "grande cambiamento" dopo la crisi globale sanitaria e le inevitabili trasformazioni che ha imposto. La sperimentazione in atto si definirà sempre di più come strategia necessaria e centrale del rapporto tra offerta di viaggi, vacanze e accoglienza costruita attorno al turista internazionale, alla sua identità, ai suoi desideri, alla sua voglia di diversità e di inedite coinvolgenti esperienze "local".

E occorre essere pronti, subito, perché la ripartenza è ora, all'avvio dell'estate. Temi che sono in primo piano a Bit Digitale 2021, in particolare al Bit Talk The Future of Travel (2020-2050) che si potrà seguire sulla piattaforma on line il 9 maggio dalle 17 alle 19 ed ha tra i protagonisti Luca Finardi, vice president operations Mandarin Oriental Hotel Group e general manager Mandarin Oriental Milan.

"La pandemia ha fatto da acceleratore e ha anticipato di 10-15 anni il salto nel futuro ed è un’evoluzione a cui dobbiamo saper rispondere con altrettanta rapidità", premette Finardi partendo da un'analisi delle strategie di vendita e di marketing con il "caso" di molte agenzie di viaggi affiliate a Virtuoso per spiegare concretamente una faccia della medaglia della trasformazione post Covid.

"Le agenzie stanno ripartendo, ma stanno piano piano scomparendo gli uffici tradizionali mentre gli agenti lavorano sempre di più da casa e se la figura del travel advisor, del travel agent rimane per il mercato medio alto quella del consulente di viaggio che consiglia la destinazione, la scelta di hotel e ristoranti, esperienze da fare, cambia però il suo modo di lavorare - sottolinea - e d'ora in avanti la parte digitale, gli strumenti tecnologici e le connessioni diventano fondamentali".

E il manager aggiunge: "Per questo gli investimenti delle aziende di tutto il comparto turistico devono essere digitali se vogliono essere competitive sul mercato, perché questi independent travel agent hanno assoluto bisogno di contenuti e di informazioni digitali con cui dialogare con i clienti finali. Occorre creare video, foto per raccontare una destinazione e il portfolio digitale deve essere importante, professionale. Prima si andava solo in fiera o nelle agenzie di viaggio per promuovere i prodotti turistici ma gli agenti e i buyer, mi riferisco in particolare a quelli esteri, importantissimi per l'Italia, si incontreranno sempre più on line. Allora la strada obbligata è quella di investire sulla qualità del contenuto da comunicare e condividere durante le call".

Esperienza da manager che Luca Finardi ha iniziato a percorrere, guardando avanti, una ventina d'anni fa prima a Firenze, poi a Taormina ed infine a Milano e spiega con una premessa: "In Italia dobbiamo imparare a fare squadra, è fondamentale, su questo tema c'è una grandissima opportunità: è inutile fare a gara fra città e città, fra albergo e albergo”.

“Prima di tutto infatti dobbiamo vendere la destinazione. Ho fatto questa esperienza a Taormina dove seguivo i due bellissimi hotels di Belmond, ilTimeo e il Villa Sant'Andrea, e per promuoverli con foto e video da far vedere in tutto il mondo non li abbiamo raccontati subito ma siamo partiti dalla Sicilia, dopo quasi nove mesi abbiamo iniziato a raccontare Taormina e dopo altri sei mesi sono andati in scena i due alberghi".

"Quando sono arrivato a Milano con Mandarin Oriental (al gruppo appartengono Il Mandarin Oriental Milan - Mandarin Oriental Lago di Como, ndr) per prima cosa abbiamo cercato di fare squadra con gli altri alberghi, incontri mensili per chiederci: Cosa possiamo fare di nuovo insieme?' Questo è il concept, poi tutti assieme dobbiamo capire che l'investimento deve essere a lungo termine. Non solo, è importante anche il dialogo e il confronto con le istituzioni e le altre realtà dell'ospitalità e dell'accoglienza. Di recente - racconta - abbiamo avuto un filo diretto, ad esempio, con il Comune di Milano e Confcommercio su come fosse fondamentale che si tenesse a settembre l'edizione del Salone del Mobile perché sono questi grandi eventi internazionali a far andare avanti le città, generano arrivi e presenze dall’Italia e soprattutto dal mondo. Le fiere come i congressi, gli eventi culturali, gli spettacoli e sportivi sono motori dell'economia del territorio. La concorrenza estera è fortissima e l'Italia non può permettersi di perdere terreno".

"In queso scenario Bit Digital 2021 è un'opportunità storica, un nuovo format fieristico che interpreta le esigenze del presente, perché le fiere in presenza non si possono ancora tenere, ma guarda al futuro, alla Bit phigital, fisica e digitale, che assieme creano nuove opportunità di business e conoscenza".

Ma per Luca Finardi c'è un tema centrale per l'Italia e in particolare per le città d'arte e per Milano: la ripartenza del turismo estero, dei viaggi internazionali leisure e d’affari nelle nostre città d'arte.

"Il turismo americano e britannico rappresentano per le città d’arte più del 50% del business e quando sento che gli italiani scelgono l'estate in Italia, da un lato sono soddisfatto, ma dall'altro dico che se non ripartono le prenotazioni dall'estero le nostre Milano, Venezia, Firenze e Roma, colpite pesantemente dalla crisi continueranno a soffrire come stanno ancora facendo in maniera drammatica. I turisti americani e britannici hanno voglia d'Italia, di partire, ma per farlo chiedevano che cosa fosse necessario fare. L'incertezza impedisce di programmare le vacanze, si rinvia o si scelgono destinazioni concorrenti”

“Abbiamo sollecitato il Governo e il ministero del Turismo perché desse subito una riposta forte indispensabile per salvare l'estate e programmare il business anche per settembre e ottobre – sottolinea con soddisfazione Finardi - E la risposta è arrivata con l’annuncio del presidente del Consiglio Mario Draghi dell’entrata in vigore da metà maggio del national green pass per i turisti stranieri, mentre quello europeo arriverà solo dopo metà giugno. Si parte prima dell’Europa e si spazzano via le incertezze, è un grande messaggio di fiducia. Il vento ha cambiato direzione, per la prima volta c’è una grande attenzione da parte di un premier per il nostro settore, il riconoscimento di quanto sia fondamentale per la ripartenza del Paese, dal punto di vista economico e dell’occupazione”.

"Gli albergatori sono pronti ad accogliere gli ospiti in sicurezza. Ai clienti dei nostri alberghi, ad esempio, diamo la possibilità di fare in camera il test molecolare e antigenico e in sole 24 ore hanno il risultato.

Americani e britannici sono pronti a tornare dopo un anno e mezzo di blocco e ricordo che dagli Anni Cinquanta sono sempre stati il nostro più importante mercato estero di qualità - conclude Luca Finardi -, sono i turisti che amano, apprezzano e desiderano di più il lifestyle italiano, la sua cultura, il cibo, la moda, il design, lo shopping, quella grande inimitabile bellezza che, tornando questa estate, scopriranno anche cambiata nel segno di una ritrovata autenticità dell'ospitalità, dell’arte di accogliere”.

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