Ci sono fatti che meriterebbero di essere riportati con adeguata visibilità. Quando ciò non avviene, i motivi sono attribuibili al modo di raccontare la realtà secondo schemi pregiudiziali. In questo l'Italia è storicamente maestra. Veniamo al fatto trascurato o reso quasi come una nota a margine. Recentemente l'Istat ha comunicato il calo consistente dei Neet, vale a dire la fascia di giovani compresa tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non sono impegnati in una attività lavorativa, anche perché non la ricercano. A fine 2023 la quota di Neet sul totale della fascia d'età presa in considerazione, è stimata al 16,1%, in contrazione di 2,9 punti percentuali rispetto al 2022. E di 7 punti nel confronto con il 2021. Dunque, la notizia è buona per davvero.
Il problema Neet certamente rimane, tuttavia il calo significativo segnala una significativa inversione di rotta, una risposta concreta a un fenomeno che rischiava di essere accettato come un qualcosa di ineluttabile. E tale deficit l'ho trovato sempre inaccettabile. Nessun Paese serio può arrendersi alla circostanza di giovani che non frequentano percorsi scolastico/formativi e non sono impegnati in una attività lavorativa. E, addirittura, non compiono alcun passo per cercare una qualsiasi occupazione. Si tratta di una falla enorme, un tarlo educativo, culturale e sociale. Una forma di autoesclusione che danneggia in primo luogo quegli stessi giovani. La crescita in generale dell'occupazione, dovuta a qualche buona performance dell'economia reale, ha contribuito al calo vistoso dei Neet. Come lo si deve a una maggiore partecipazione al sistema di istruzione. Nell'un caso come nell'altro, evidentemente, qualcosa di positivo e importante è scattato, anche solo sul piano della ricerca di una relazione, di un dialogo costruttivo e improntato alla fiducia.
E, credo, vi
abbia in una qualche misura influito la stretta sul reddito di cittadinanza (Rdc). Quell'intervento è stato un invito deciso ai giovani riluttanti a darsi una mossa. A mettersi in gioco per qualcosa di buono e conveniente.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.