Non c'è solo il voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi ad agitare il governo Letta. Dopo pochi mesi di "larghe intese", i nodi vengono al pettine e le divergenze fanno scricchiolare la maggioranza. Sul tavolo c'è la questione Imu: il 28 agosto ci sarà il Cdm che dovrebbe trovare la soluzione promessa da Palazzo Chigi. Data ultima per trovare un accordo: il 31 agosto.
Ieri il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, ha incontrato il premier per illustrare i provvedimenti allo studio. Intanto Graziano Delrio illustrava le ipotesi più quotate: via la prima rata, revisione della tassa con l'introduzione di una "Service tax", esenzione per i meno abbienti ("il 70% degli italiani). Una proposta che non piace a tutti. "C'è ancora differenza di impostazione all'interno del governo", aveva avvisato il ministro per gli Affari regionali.
E puntuale arriva la smentita da parte del Pdl. "Il ministro Delrio non è compotente della materia, non conosce la trattativa in corso e poteva non parlare", ha detto Renato Brunetta a Radio Anch’io, "Sarebbe bene che i membri del governo Letta lasciassero ai ministri competenti la materia. Ha detto cose che non stanno nè in cielo nè in terra. L’Imu andrà cancellata sulla prima casa e sui terreni agricoli per tutti nel 2013. Poteva anche starsene zitto perchè sarà smentito nei prossimi giorni".
È fiducioso invece il viceministro dell'Economia, Stefano Fassina (Pd): "Prevarrà il senso di responsabilità e il governo andrà avanti. Troveremo un’intesa alta su Imu, Iva, cassa integrazione ed esodati.
E insieme, Pd e Pdl, costruiranno le condizioni per contribuire a imprimere all’Europa un cambio di rotta. Abbiamo un’occasione irripetibile che è il semestre di presidenza italiana della Ue: saremo uniti nel dire che è ora di convinzione crescita e occupazione", spiega a L'Avvenire- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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