Dopo l’acconto del 16 giugno scorso, oggi è l’ultima data per il pagamento del saldo 2018 per l'Imu (Imposta municipale unica) e per la Tasi (Tributo sui Servizi Indivisibili). Sono escluse le prime case salvo le categorie catastali A/1, A/8 e A/9, che restano assoggettate alle aliquote vigenti. Anche per quest’anno sono previsti degli sconti, secondo quanto stabilito dalla Legge di Bilancio del 2016: il primo sconto, del 50%, riguarda gli immobili dati in comodato d’uso gratuito a genitori o figli, ma il contratto deve essere registrato ed il possessore deve essere residente nello stesso comune ed avere un solo immobile in Italia; la seconda riduzione, del 25% su Imu e Tasi, riguarda i proprietari di immobili, locati a canone concordato, utilizzato dagli inquilini come prima abitazione.
Il conto totale di Imu e Tasi dovrebbe ammontare a circa 20 miliardi di Euro con un costo medio complessivo, per le seconde case, che potrebbe arrivare, dati UIL, ad oltre 2mila euro nelle città di Roma, Milano e Bologna.
Secondo Giorgio Spaziani Testa, presidente di ConfEdilizia, “dal 2012, questa mega-patrimoniale ha pesato per 150 miliardi, facendo crollare il valore degli immobili e deprimendo l'immensa economia collegata. Bisognerebbe ridurre questo carico. Invece si consente ai Comuni di aumentare le aliquote”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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