Imu, rifiuti e bollette: 500 euro di rincari sulle case degli italiani

Il mix di (nuove e vecchie) imposte e i rincari sulle bollette fanno schizzare alle stelle le spese delle famiglie italiane. Ecco quanto ci costerà l'Imu

Imu, rifiuti e bollette: 500 euro di rincari sulle case degli italiani

I contribuenti sono preoccupati. La stangata sulla casa è dietro l'angolo. Cadono nel vuoto le rassicurazioni del viceministro all'Economia Vieri Ceriani sulla modica entità dell'Imu. Eppure, conti alla mano, il mix di (nuove e vecchie) imposte è destinato a spingere verso l’alto il conto delle spese per il 2012. Secondo uno studio fatto dal Sole 24Ore, una famiglia-tipo (due adulti con due figli) pagherà circa 500 euro in più. Un aumento complessivo del 20% rispetto allo scorso anno. Non va meglio ai pensionati: una coppia spenderà 315 euro in più.

Aumenti a raffica, rincari sulle bollette, nuove imposte: i contribuenti si mettono le mani nei capelli e cercano di far quadrare i conti. Che immancabilmente non tornano mai. L'introduzione dell’Imu sulla prima casa arriva in contemporanea coii rincari tariffari su elettricità, gas, acqua e rifiuti. "A livello complessivo - spiega il quotidiano diretto da Roberto Napoletano - l’introduzione dell’Imu e gli altri provvedimenti varati dal governo potranno spingere fino a 55 miliardi il prelievo fiscale sul mattone". A pesare è - manco a dirlo! - la "nuova" Ici, introdotta dal governo Monti nonostante il parere negativo della maggioranza che lo sostiene in parlamento. Sull'Imu i dati non sono ancora definitivi. I contribuenti sanno che dovranno sborsare dei bei soldoni, ma non sanno ancora quanto. La misura esatta dipenderà, infatti, dalle aliquote che verranno adottate sia dal governo sia dai Comuni. Tuttavia, la progressione è già tracciata dagli ultimi provvedimenti. "Per la famiglia con due bambini e la coppia di anziani, l’Imu costituisce circa metà della spesa extra per il 2012 - chiarisce il Sole - è vero, come ha rilevato la scorsa settimana il ministero dell’Economia, che per le rendite catastali più basse l’Imu pesa meno della vecchia Ici. Ma l’Ici sulla prima casa non si paga più dal 2008, e quindi il confronto tra il 2012 e l’anno precedente comporta un aggravio secco per il bilancio familiare".

Quello che il governo dei tecnici sembra non guardare è che le rendite catastali non riflettono sempre il valore di mercato dei fabbricati. Ovviamente, l'aggravio è sentito maggiormente da chi ha una seconda casa al mare o in campagna. Una seconda casa che, però, non è fonte di ricchezza ma che in Italia viene sempre di più concepita come un punto d'appoggio per trascorrere il fine settimana o le vacanze estive. Non solo.

Rispetto all’Ici versata l’anno scorso, cambieranno sia il coefficiente moltiplicatore usato per calcolare il valore catastale e l’aliquota applicata che con l’Imu parte dallo 0,76 per cento e può arrivare fino all’1,06%. "Anche calcolando l’Imu con l’aliquota ordinaria - avverte il quotidiano economico - il proprietario della seconda casa si troverà quest’anno a pagare 316 euro in più, con un rincaro del 30 per cento".

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