Una tassa unificata Imu-Tasi. È qeusta l'ipotesi al vaglio del governo che potrebbe essere in campo nel prossimo decreto fiscale, nel complessivo processo di riorganizzazione delle tasse locali.
L'ipotesi al vaglio del Mef avrebbe un'utilità nel contrasto all'evasione e, inoltre, contribuirebbe alla semplificazione delle procedure di pagamento perché nella cassette postali dei contribuenti arriverebbe un modulo unico precompilato. L'idea di unificare la tassa locale sugli immobili con quella dei servizi non può trascendere, però, dal tetto dell'imposta che non dovrebbe superare il 10,6 per mille ma questo significa, per quei comuni che hanno applicano la Tasi maggiorata, di trovare una forma di compensazione per il minore gettito in ingresso.
Calcolatrice alla mano si tratta di circa 300 amministrazioni comunali e 280 milioni di euro di compensazione da trovare; poca roba se la misura avesse un effettivo impatto nel contrastare l'evasione fiscale.
Difatti, oggi mancano all'appello nelle casse dello Stato circa il 27% del gettito potenziale, ma la forbice fra entrate attese e incassi reali si allarga al Sud fra il 38% della Campania e il 43% della Calabria. I maggiori introiti permetterebbero, di certo, di compensare il minire gettito per i comuni e dare un "boccata d'aria" per i conti pubblici.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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