Inps, la tassa nascosta per andare in pensione

Chi lascia il lavoro di fatto compila un modulo in cui sottoscrive di destinare una cifra ai sindacati annulamente. E il primo prelievo c'è già quando si lascia il lavoro

Inps, la tassa nascosta per andare in pensione

Una tassa nascosta sulle pensioni. In pochi la conoscono, in tantissimi la pagano. Di fatto lasciare il lavoro e andare a godersi il meritato riposo non è una cosa semplice per le tasche dei lavoratori. Bisogna pagare per compilare il modulo per andare via. E non parliamo di bruscolini, la cifra standard è di almeno 50 euro. Soldi che finiscono nella tasche dell'Inps che poi li gira ai sindacati. Il modulo da compilare per andare in pensione è quello che fa rifermiento alla "delega sindacale".


Ovvero un Caf che si occupa di inoltrare la domanda di pensione. E nelle tasche dell'Inps finiscono ben 270 milioni di euro l'anno. Ma occhio, sottoscrivendo il modulo di fatto si autorizza ad un prelievo duraturo sulla pensione per finanziare l'attività sindacale. Allora cosa fare per evitare il prelievo sulla pensione? bisogna inviare una richiesta di revoca alla Direzione dell'Inps per raccomandata e inviando anche la copia della carta d'identità. Di fatto la mossa dell'Inps,come sottolinea Libero, va detto non è illegale. Il contruibuto è alla luce del sole.

Ma sono pochi i pensionati che ne sono a conoscenza e quindi in tanti non sanno che ogni anno regalano 30 o 50 euro ai sindacati. Dunque per porre rimedio a questo "prelievo" serve una semplice richiesta che può portare nelle tasche dei pensionati circa 50 euro all'anno in più.

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