Intesa Sanpaolo ha investito 40 milioni di sterline (circa 48 milioni di euro) nella fintech britannica Thought Machine, che è il partner tecnologico del suo nuovo progetto di banca digitale Isybank, presentata tra i punti cardine del piano triennale al 2025. Si tratta di una banca online controllata al 50% dal gruppo Intesa e al 50% da Mooney (a sua volta una joint venture paritaria tra Ca' de Sass ed Enel X).
Isybank vuole essere una banca «challenger», ossia sfidante, agile nella struttura e pensata per i 4 milioni di clienti di Intesa che non vanno mai in filiale e generano 200 milioni di ricavi. Clienti insomma totalmente orientati al digitale che dunque potrebbero facilmente rivolgersi a un'altra banca digitale o a una fintech. Isybank si basa su una piattaforma completamente nuova: nativa sul cloud, al servizio del cliente con una app, contact center, i punti Mooney sul territorio e la rete di Atm del gruppo Intesa. Grazie all'accordo con Thought Machine Isybank si potrà avvalere di Vault, il motore core banking sviluppato dalla fintech che ha già banche importanti in portafoglio. Vault è stato scelto per la sua flessibilità nel servire clienti in diverse valute e Paesi. Intesa inoltre vorrebbe estendere il ruolo di Thought Machine ad altri segmenti di clientela, oltre il mass-market retail banking, sia in Italia che all'estero. Il gruppo italiano prevede, per lo sviluppo e la crescita della banca digitale, investimenti per 650 milioni di euro nell'arco del piano. Molto maggiori sono quelli previsti per tutto il gruppo in information technology, pari a 5 miliardi, con il coinvolgimento di 4mila dipendenti tra nuove assunzioni di profili specifici e riconversioni professionalì interne. «Con il nuovo piano d'impresa intendiamo affrontare in maniera ancora più decisa la sfida del fintech - ha spiegato l'ad di Intesa Carlo Messina -. Per questa ragione, tra i principali progetti del gruppo per gli anni a venire c'è la creazione e lo sviluppo della banca digitale. Questa scelta cambia prospettiva, modificando la percezione del mercato e dei clienti nei nostri confronti: dal ruolo di incumbent, avuto finora, passeremo a giocare la parte dello sfidante».
Quello in Thought Machine è un investimento importante con il quale Intesa, che ha circa
14 milioni di clienti con 98mila dipendenti, vuole favorire la crescita della società britannica. E per sostenere il rinnovamento degli organici il piano triennale prevede 9.200 uscite volontarie e 4.600 nuove assunzioni.
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