Intesa Sanpaolo si rafforza sul fronte assicurativo con l'acquisizione di Rbm Assicurazione Salute, terzo operatore assicurativo italiano nel settore con una quota di mercato pari al 17,7%, 515 milioni di premi lordi, 37 milioni di utile netto e 5 milioni di clienti. In Piazza Affari il titolo ha chiuso in rialzo dell'1% a 2,4 euro.
Nel dettaglio Intesa Sanpaolo Vita acquisirà, entro luglio, il 50% più una azione della società della famiglia Favaretto per 300 milioni per poi salire fino al 100% tra il 2026 e il 2029 a un prezzo che sarà determinato in base al raggiungimento di obiettivi prestabiliti.
Intesa Sanpaolo Rbm Salute potrà contare su 606 milioni di premi nel business della salute e su una quota di mercato del 20,8 per cento. L'obiettivo spiega una nota, è di rivolgersi sia alla clientela tradizionale (fondi sanitari, enti pubblici e aziende), sia ai clienti privati della banca guidata da Carlo Messina. «L'operazione ci consente di accelerare lo sviluppo del business danni», ha dichiarato Nicola Fioravanti, ad di Intesa Sanpaolo Vita per poi aggiungere: «Intesa Sanpaolo Rbm Salute sarà un polo di eccellenza in un mercato come quello italiano dove il rapporto tra la spesa intermediata da assicurazioni e la spesa diretta di privati è inferiore alla media europea». In effetti, come ha sottolineato Marco Vecchietti ad di Rbm, «la spesa sanitari privata ha ormai sforato i 40 miliardi annui e si tratta di un costo crescente per le famiglie che ne finanziano l'87,4% direttamente».
L'operazione avviene dopo
l'accordo stretto da Intesa con Nexi che, da un lato, ha previsto il conferimento di un ramo di azienda della Ca' de Sass attivo nei pagamenti digitali e dall'altro. l'ingresso della banca in Nexi il 9,9% (e pari a 653 milioni).
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