
Allarme deflazione in dieci grandi città italiane. Sono sei i capoluoghi di regione e quattro i grandi comuni dove i prezzi su base annua rilevati dall’Istat risultano in calo su base tendenziale. In particolare, il costo della vita scende dello 0,4% a Torino, dello 0,3% a Bari e Firenze, dello 0,2% a Roma e Trieste e dello 0,1% a Potenza. Per quanto riguarda i centri con più di 150.000 abitanti non capoluoghi di regione, Livorno registra una flessione su base annua dei prezzi dello 0,7% (più ampia di quella rilevata a giugno quando era pari a -0,5%) mentre Verona segna, per la seconda volta consecutiva, un calo tendenziale dello 0,5%. In diminuzione su base annua anche i prezzi a Reggio nell’Emilia e Ravenna (per entrambe -0,1%). Per quanto riguarda i capoluoghi delle regioni e delle province autonome, Bolzano (+1,1%) è invece la città in cui i prezzi registrano gli incrementi tendenziali più elevati. Seguono Cagliari (+0,8%), Palermo, L’Aquila e Aosta (per tutte +0,6%). A Genova e Milano i prezzi sono fermi rispetto a luglio 2013.
Secondo quanto rilevato dall'Istat, a luglio i prezzi dei prodotti alimentari, delle bevande analcoliche e per la cura della casa e della persona sono scesi ancora, segnando un calo dello 0,7% (dal -0,6% di giugno). Si tratta della flessione più forte da quasi dieci anni: viene infatti eguagliata la diminuzione già registrata nel gennaio del 2005.
Per trovare un ribasso ancora più profondo bisogna invece tornare indietro al settembre del 1997 (-0,9%). In generale, a livello territoriale, è tutto il Nord Ovest a registrare una "crescita negativa" dei prezzi (-0,1%), mentre l’inflazione risulta azzerata nel Nord Est e nel Centro.
Aho, ma lei ce l'ha con me!
Lei, tra l'altro, dice che lo stato (in minuscolo) si "dimentica" di adeguare i redditi all'inflazione.
Lei, da "maestro", ci suggerisca da dove dovrebbe prendere i soldi!
Ah, già, dimenticavo. Dagli aumenti dei prezzi!
L'Italia si trova in questa situazione da quando, con l'euro, sono aumentati i prezzi! E, al contrario, di quanto con supponenza afferma lei, i posti di lavoro sono diminuiti di centinaia di migliaia.
Lei è come quei politici che hanno regalato a pochi €. 80, affermando che sarebbero aumentati i consumi. Ed intanto hanno aumentato le tasse! Con il risultato che sappiamo! Mi sa che lei conosce l'economia (materia del tutto virtuale) come io conosco l'arabo.
Ma che "picchiata" è quella dello 0,7%?
Dovrebbero diminuire ancora di più ritornando ai livelli di una volta!
Aumentano e ci lamentiamo. Dovremmo lamentarci anche quando diminuiscono?
I prezzi dovrebbero diminuire in realta del 20 o 30 per cento..
Sono convinto che una parte della causa di questa crisi che ormai pare essere tutta italiana siano i prezzi troppo alti...fatevi un giro sui mercati esteri e vi accorgerete che lo stesso prodottoin qualsiasi altro paese dell'europa unia costa sempre meno che da noi...
Se dal contadino pagano per un prodotto, (0.10) CENTESIMI, PERCHÈ AL NEGOZZIO, QUESTO PRODOTTO LO FANNO PAGARE (1.00 EURO) ??? NON VI SEMBRA CHE IL MARGINE TRA PRODUTTORE E LA VENDITA SIA PIUTTOSTO ESAGERATA ??? PERCHÈ I PARLAMENTARI ACCETTANO TUTTI QUESTI ABUSI, HANNO ANCHE LORO "LA MAZZETTA"???
Solo adesso ho letto il suo commento vacuo.
Lei è uno di quelli che si augura che i prezzi dei prodotti aumentino sempre perché così si creano posti di lavoro!!!!
Ma dove vive?
Non si rende conto che da quando esiste l'euro siamo finiti in questo baratro perché i prezzi dei prodotti e dei servizi sono più che raddoppiati?
E lei capisce di economia più di me!!!
Complimenti!
Guardi che se i prezzi diminuiscono gli utili aumentano perché si vendono più prodotti!
Un esempio è l'IVA. Da quando è aumentata si vende (e si guadagna)di meno! Sia per i commercianti che per lo stato (volutamente in minuscolo)
Guardi che chi acquista non fa differenza tra costo netto ed IVA.
A lui interessa solo il totale e non fa discorsi pirandelliani come i suoi!
Aho, ma lei ce l'ha con me!
Lei, tra l'altro, dice che lo stato (in minuscolo) si "dimentica" di adeguare i redditi all'inflazione.
Lei, da "maestro", ci suggerisca da dove dovrebbe prendere i soldi!
Ah, già, dimenticavo. Dagli aumenti dei prezzi!
L'Italia si trova in questa situazione da quando, con l'euro, sono aumentati i prezzi! E, al contrario, di quanto con supponenza afferma lei, i posti di lavoro sono diminuiti di centinaia di migliaia.
Lei è come quei politici che hanno regalato a pochi €. 80, affermando che sarebbero aumentati i consumi. Ed intanto hanno aumentato le tasse! Con il risultato che sappiamo! Mi sa che lei conosce l'economia (materia del tutto virtuale) come io conosco l'arabo.