Non basta Ita. Air France apre un nuovo fronte nella battaglia del risiko dei cieli. Le indiscrezioni raccolte a Bruxelles indicano tra le nuove mire della compagnia la portoghese Tap, che il governo di Lisbona ha messo sul mercato al 50%. E, mentre in Italia proseguono le interlocuzioni per la trattativa privata su Ita e ci si prepara ad una due diligence, anche questa volta l'interesse punta a soffiare una preda alla tedesca Lufthansa. Dalla Francia, poi, arrivano buone notizie per i dipendenti della compagnia: Air France ha annunciato un aumento del 5% sullo stipendio dei suoi lavoratori, con un bonus di 1.000 euro in risposta all'impennata dell'inflazione che colpisce la Francia e l'Europa.
L'annuncio è stato fatto dalla stessa compagnia dopo un round di concertazione con i sindacati. L'aumento riguarda gli oltre 38.000 dipendenti a tempo pieno di Air France, «personale di terra, personale di bordo, settore commerciale e piloti» e verrà «attuato progressivamente» nei prossimi mesi. In aggiunta, l'azienda verserà il mese prossimo all'insieme dei dipendenti un «bonus eccezionale sul potere d'acquisto di 1.000 euro». Ieri, il governo di Parigi ha rivisto al rialzo le stime sull'inflazione, dal 5 al 5,3 per cento e ha detto di attendersi un elevato aumento dei prezzi almeno fino a febbraio 2023.
Quella della compagnia è stata una scelta non facile, visto che Air France «resta fortemente vincolata dalla sua situazione finanziaria e subisce essa stessa gli effetti dell'inflazione su diverse voci di spesa come il carburante».
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