I numeri parlano chiaro: la benzina in Italia è la più cara d'Europa. Con un prezzo medio alla pompa di 1,870 euro supera di ben 27,4 centesimi la media europea. La differenza è dovuta "esclusivamente al fisco", rileva il Centro Studi Promotor GL events e, precisamente, per 23,5 centesimi a una maggiore tassazione e per 3,9 centesimi ad un maggior prezzo industriale rispetto alla media. Prezzi alti anche per il gasolio dove l’Italia detiene il terzo posto per i rincari dopo Regno Unito e Svezia.
Per entrambi i carburanti le "differenze rispetto alla media europea sono comunque molto rilevanti". L'analisi, condotta su dati ufficiali della Commissione Europea aggiornati al 1° settembre, evidenzia che la colpa della eccessiva penalizzazione degli automobilisti e camionisti italiani rispetto a quelli degli altri paesi dell’Ue è legata alle troppe tasse. Per il gasolio le responsabilità del fisco sono ancora maggiori.
Il prezzo medio italiano rilevato dalla Commissione Ue in settembre si discosta infatti dalla media europea di ben 30,2 centesimi. Per la componente fiscale lo scarto sulla media europea è di 34,9 centesimi, mentre il prezzo industriale italiano è inferiore alla media di 4,7 centesimi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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