
A una settimana dall'aggiornamento del piano industriale, quando si svelerà i conti 2024, la Eni di Claudio Descalzi (nella foto) apre nuovamente al fondo d'investimento americano Kkr il capitale di Enilive: società satellite dedicata alla bioraffinazione, alla produzione di carburanti sostenibili e alle soluzioni di smart mobility. A passare di mano è stato il 5% del capitale per 587,5 milioni, facendo lievitare la partecipazione complessiva del fondo Usa al 30% di Enilive.
La mossa rafforza l'accordo che aveva già portato Kkr al 25% in base a una valutazione di Enilive di 11,75 miliardi. Il closing dell'acquisizione è subordinato al rilascio delle autorizzazioni delle autorità competenti e porta l'impegno del fondo Usa a oltre 3,5 miliardi. Per Marco Fontana, managing director del team European infrastructure di Kkr, «questa operazione ribadisce la nostra fiducia nella capacità dell'azienda di fornire soluzioni tecnologiche innovative ed efficaci per la riduzione delle emissioni, in linea con la nostra strategia di supportare progetti energetici trasformativi in tutta Europa».
L'accordo evidenzia inoltre l'efficacia della strategia satellitare di Eni in grado di attrarre capitale per specifici segmenti di business. Così come è stato per Plenitude e sarà per la nuova divisione dedicata alla cattura della Co2. È in corso in queste settimane una valutazione da parte di alcuni primari investitori che entreranno nel capitale del nuovo gruppo: al momento, in attesa delle offerte vincolanti di fine mese, sono in pole Snam (data per favorita), Vitol, gli australiani di Macquarie e ancora Kkr.
L'operazione interessa un pacchetto ampio di asset e in particolare le attività di cattura della CO2 in Italia, Regno Unito e Africa e riguarda una quota significativa che si aggira intorno al 49 percento. In una Piazza Affari in leggero rialzo (+0,59%), è rimasta piatta la reazione del titolo Eni che ha chiuso la seduta 14,09 euro (+0,13%)
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