In un'analisi del Financial Times emerge che il crollo del petrolio mette il freno all’industria italiana. Il nostro Paese sconta il difficile momento che sta attraversando l’economia mondiale, anche se i dati sulle esportazioni del made in Italy "danno speranza agli imprenditori" che comunque restano cauti. Il quotidiano della City mette in fila una serie di dati per fotografare in modo inequivocabile il rallentamento dell’Italia: la revisione al ribasso del Pil 2016 da parte dell’Ocse (da +1,4% a +1%) e da parte di Unicredit (da +1,4% a +1,2%). Quindi il calo dell’indice Pmi manifatturiero, a 53,2 punti a gennaio (da 55,6 di dicembre); il calo dell’export a dicembre: -2,2% rispetto a novembre, ma in questo caso l’Ft sottolinea che le esportazioni sono cresciute nell’ultimo trimestre dell’1,2% rispetto al terzo trimestre del 2015.
Gianluigi Angelantoni, amministratore delegato di Angelantoni Industrie, gruppo che opera nei settori delle apparecchiature biomedicali, dei sistemi di test ambientali e delle energie rinnovabili, spiega al giornale londinese che con il crollo del prezzo del petrolio paesi produttori come l’Arabia Saudita hanno tagliato drasticamente la spesa e la sua azienda ha subito un calo delle vendite. "Stiamo crescendo ma saremmo potuti crescere di più se non ci fosse stato questo rallentamento", dice il manager.
Il vicepresidente di Confindustria Umbria, Antonio Alunni, aggiunge che "l’anno scorso c’era un ampio ottimismo, ma ora i dati sono cambiati e c’è prudenza. In alcuni casi le aziende stanno frenando sugli investimenti".
Secondo Ft una nuova crisi economica in Italia "sarebbe una battuta d’arresto significativa per il resto dell’eurozona" e al tempo stesso "farebbe aumentare i rischi di un'instabilità politica" nel Paese dove il premier Renzi "è contestato da partiti populisti come il M5S e la Lega".
Inoltre, conclude il giornale britannico, una crescita inferiore alle attese metterebbe sotto pressione le finanze pubbliche del Belpaese, impedendo al governo di centrare l’obiettivo, per quest'anno, di abbassare il rapporto debito-pil.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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