L'arte del maestro Muti migliora la nostra società

Non mi sono perso il tradizionale, ma sempre innovativo, concerto di Capodanno trasmesso in tutto il mondo da Vienna

L'arte del maestro Muti migliora la nostra società

Non mi sono perso il tradizionale, ma sempre innovativo, concerto di Capodanno trasmesso in tutto il mondo da Vienna. Le note ci hanno raggiunti impreziosite dallo scenario della magica sala del Musikverein. Quest'anno a dirigere la Wiener Philharmoniker il maestro Riccardo Muti, eccellenza italiana. Un'artista sublime che ci invidiano tutti. Ha 79 anni, eppure costruisce come pochi altri. Altro che rottamazione!

L'edizione di quest'anno ha rappresentato un appuntamento con la grande bellezza mentre il mondo vive la dura prova della pandemia. La sala fisicamente vuota. Ma, nella sostanza, non lo era affatto. Io, come credo tutti coloro che hanno inteso partecipare di quella magnificenza, ci siamo sentiti lì, presenti, coinvolti. Nello stupore e nell'abbraccio della musica. Ho partecipato due volte al concerto del primo dell'anno alle ore 11,00. Sottolineo l'ora perché ritengo che ascoltare della bella musica alla mattina sia un plus. L'atmosfera era unica. E poi Vienna magica, piena di neve. Mi piace pensare che un avvio di anno nuovo con la benedizione della musica all'insegna del bello simboleggi un risveglio umano in tutte le latitudini. Una non rassegnazione. Ma il desiderio di partire di nuovo, di avviare un percorso di autentico cambiamento.

In tal senso ho molto apprezzato le parole di Muti, espresse in inglese al termine del concerto. Ecco il suo sprone: «La musica è importante non perché è intrattenimento, non è una questione di mestieri ma è una missione per trasmettere qualcosa che renda migliori le società. Ci sono primi ministri che dicono che la cultura è importante e io vorrei ripeterlo.

Spero che con questa musica fantastica la vita vi possa sorridere». Un messaggio di speranza chiaro e un monito ai decisori pubblici affinché capiscano quanto i linguaggi dell'arte siano decisivi per rendere migliori le società e quindi la nostra convivenza.

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