L'economia reale è in affanno: rosso per Fiat e Mediaset

Esclusa Chrysler l’utile netto del Lingotto nel secondo trimestre 2012 è in perdita di 246 milioni. Male anche Mediaset: utili in calo del 73.5%

A dispetto di quanto va predicando il presidente del Consiglio Mario Monti, la crisi inizia a farsi sentire pesantemente anche sull'economia reale. Adesso non è sotto tiro soltanto la finanza. Basta dare un'occhiata ai conti di Mesiaset e Fiat per capire l'aria che tira. Nel primo semestre dell’anno il gruppo di Cologno Monzese ha registrato un utile di 43,1 milioni di euro, in calo del 73,5% rispetto ai 162,8 milioni dello stesso periodo del 2011. In contrazione anche i ricavi: 1,999 miliardi contro i 2,253 miliardi del primo semestre dell’anno scorso. Non è da meno il colosso di Torino le cui azioni, dopo una sospensione dagli scambi per eccesso di volatilità, sono arrivate a perdere fino al 6% con un minimo a 3,92 euro. L’utile netto del Lingotto nel secondo trimestre 2012 è stato pari a 358 milioni di euro, ma esclusa Chrysler, si rileva una perdita di 246 milioni, rispetto all’utile di 1,38 miliardi del secondo trimestre 2011, che beneficiava di circa un miliardo di valutazione della quota detenuta nella casa Usa.

Mediaset, utile in calo del 73%

Utili e ricavi in calo per Mediaset che chiude il i semestre 2012 in flessione rispetto a un anno fa ma si attesta sostanzialmente in linea con le previsioni degli analisti. L’utile netto consolidato cala del 73,5% a 43,1 milioni su ricavi in calo dell’11,21% a 1,999 miliardi. L’Ebit scende a 146,4 milioni (-57%). L’indebitamento scende sotto la soglia di 1,7 miliardi a 1,696 miliardi. La raccolta pubblicitaria in italia è scesa dell’11,9%, mentre i ricavi premium tengono a 260,1 milioni (263,9 un anno fa). La società ribadisce la previsione di un utile netto consolidato 2012 "inferiore a quello registrato nel 2011". Sul fronte dei ricavi, sottolinea cologno monzese, "è poco probabile ipotizzare una crescita" rispetto al 2011.

Senza Chrysler, trimestre in rosso per Fiat

Oltre alla consueta speculazione che si vede a Piazza Affari (Ftse Mib -0,62%), a scatenare le vendite sul titolo, hanno spiegato a caldo alcuni operatori è stato il dato sull’utile attribuibile ai soci della controllante, pari a 103 milioni, contro le stime raccolte dall’agenzia Bloomberg che si aspettavano 258 milioni di euro. Un dato in forte calo rispetto ai 1.308 milioni del 2011, che però beneficiava di oltre un miliardo di euro di proventi straordinari legati al consolidamento di Chrysler in bilancio. A gettare altra benzina sul fuoco è stata poi la nota del Credit Suisse dell’analista Erich Hauser che ha puntato il mirino sulla situazione nel Vecchio Continente: secondo quanto sottolineato dall’esperto infatti "le perdite in Europa sono aumentate, contrariamente a quanto dichiarato dal management".

In effetti dal comunicato della Fiat emerge che esclusi i risultati del gruppo di Detroit "si rileva una perdita di 246 milioni di euro rispetto all’utile di 1.380 milioni di euro del secondo trimestre 2011".

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