La Lega allarga la flat tax. ​Il Mef frena: "Costa troppo"

Il leghista Armando Siri annuncia: "Nella manovra economica per il 2020 vogliamo passare alla fase due della flat tax che riguarda le famiglie"

La Lega allarga la flat tax. ​Il Mef frena: "Costa troppo"

"Nella manovra economica per il 2020 vogliamo passare alla fase due della flat tax che riguarda le famiglie". Ad annuciarlo è Armando Siri, sottosegretario alle Infrastrutture, ideatore e principale sostenitore della 'tassa piatta' che nell'ultima manovra è stata introdotta per le partite Iva fino ai 65mila euro.

Ora Siri punta a far approvare il "reddito familiare" subito dopo l'estate. Il provvedimento dovrebbe prevedere un'aliquota unica del 15% da applicare ai redditi fino a 50 mila euro, prendendo in considerazione tutti quelli del nucleo familiare. D'ora in poi si parlerà di "famiglia fiscale", una nuova categoria che riguarderà non il singolo contribuente ma, si legge su La Stampa, tutti coloro che sono legati da un vincolo familiare. Non si sta parlando esclusivamente delle coppie sposate ma anche di quelle convivenze regolarmente registrate come posso essere quelle tra nonno e nipoti. Il "Reddito familiare" sarà "opzionale", ossia i contribuenti potranno liberamente scegliere se usufruirne o continuare a pagare le tasse secondo gli attuali scaglioni. Nel primo caso, però, le detrazioni e i bonus di cui godono attualmente sarebbero sostituiti da deduzioni che aumenterebbere in modo proporzionalmente inverso al reddito e al numero dei figli, così da rispettare il principio della progressività sancito dalla Costituzione. Un provvedimento che, secondo Siri, costerebbe 10-12 miliardi, recuperabili da tagli di spesa e dalle cosiddette tax expenditures, agevolazioni fiscali che riducono il prelievo per determinati contribuenti. Tutto questo sarà al centro della campagna elettorale per le Politiche e sarà possibile soltanto se la nuova Commissione Europea rinuncerà al "rigorismo fiscale" che è stato imposto in questi anni da Bruxelles. "Gli italiani - sostiene Armando Siri - potranno scegliere se confermare l’Europa delle regole stringenti oppure un’Europa che metta al centro sviluppo e crescita che passano anche da un po’ di flessibilità positiva". Ma di fatto su questo fronte, quello delle misure che possono dare un segnale chiaro per la crescita dell'economia e dare fiato alle tasche delle famiglie, arriva sul Corriere un sondaggio Pagnoncelli che boccia la linea del governo. Per 6 italiani su 10 gli interventi dell'esecutivo non riescono a rimettere in moto la ripresa. Un giudizio forte che di fatto testimonia come le misure varate dall'esecutivo per il momento siano del tutto deboli sul fronte della crescita.

Infine va registrata anche la frenata del Tesoro che come riporta l'Adnkronos avverte il Carroccio: ''È praticamente impossibile avviarla'', chiariscono i tecnici che hanno studiato la misura inserita dal leader leghista nel contratto di governo. ''E anche laddove si dovesse fissare la soglia dei 50mila euro - spiegano ancora - staremmo su un costo intorno ai 25 miliardi''.

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