L'Espresso è in crisi, sciopero dei giornalisti per i tagli

Dodici prepensionamenti e chiusura della sede di New York. Il direttore, Manfellotto, studia il riassetto del settimanale. I giornalisti scioperano e bloccano l'uscita del numero di questa settimana

L'Espresso è in crisi, sciopero dei giornalisti per i tagli

Il settimanale l'Espresso è in crisi: dodici prepensionamenti in vista e chiusura dell'ufficio di corrispondenza di New York. La perdita a fine anno dovrebbe attestarsi intorno ai 4 milioni di euro. Per arginare la crisi il gruppo ha deciso di avviare lo stato di crisi. Tra i tagli in organico dovrebbero rientrare anche due vicedirettori, alcuni giornalisti e caporedattori che - come scrive Italia Oggi - fanno funzionare la macchina organizzativa del settimanale. La redazione ha risposto con uno sciopero di due giorni: bloccata, così, l'uscita del numero di questa settimana.

Il direttore Bruno Manfellotto sta lavorando a un nuovo piano editoriale che tenga conto delle nuove forze disponibili (sulla base dei tagli imposti dall'editore): il giornale dovrebbe essere meno legato alla stretta attualità, ma senza perdere la sua caratteristica principale, gli approfondimenti e le inchieste. Il tutto, però, con un organico ridotto. I giornalisti sono preoccupati, tenendo conto anche del fatto che già ora l'organico è numericamente inferiore (40) a quello del competitor Panorama (50). La crisi, però, impone i tagli. Ed è una crisi che, com'è noto, coinvolge anche l'agenzia stampa Agl (gruppo Espresso), che fornisce servizi ai quotidiani locali Finegil.

Il comunicato del cdr

"L'assemblea dell'Espresso proclama due giorni di sciopero in segno di protesta contro il pesante programma di tagli annunciato dall'azienda in assenza di un piano editoriale. Con questa azione - si legge in un comunicato - i redattori dell'Espresso intendono tutelare il patrimonio di una testata tra le prime in Italia per storia, prestigio e qualita'. I tagli all'organico, nonostante un bilancio di gruppo in utile anche per il 2012, mettono a rischio il livello dell'informazione fino ad oggi fornita da questo settimanale. L'Espresso - aggiunge il comunicato dell'assemblea - in questi anni ha continuato a distinguersi per le sue battaglie civili, le sue inchieste e la sua indipendenza da qualsiasi centro di potere.

I giornalisti dell'Espresso intendono continuare ad essere al servizio del loro pubblico con mezzi adeguati e non accetteranno di tradire il patto di fiducia costruito nei decenni con i lettori. L'assemblea dell'Espresso - conclude la nota - affida al comitato di redazione un pacchetto di ulteriori otto giorni di sciopero".

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