Lufthansa in piena crisi alla vigilia del matrimonio

Profitti dimezzati e profit warning causa scioperi

Lufthansa in piena crisi alla vigilia del matrimonio
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Paradossi della finanza. Per quindici anni la periclitante Alitalia (ora rinata come Ita Airways) ha cercato disperatamente un partner che potesse risollevarne le sorti. E oggi che l'ha trovato (dopo un tiramolla con il commissario Antitrust Vestager, sensibile alle richieste della macroniana Air France) in Lufthansa, il vettore tedesco si trova in mezzo a uno dei cicli più difficili della propria storia. Ieri, infatti, la compagnia guidata dal Ceo Carsten Spohr (in foto) ha presentato i conti, appesantiti dalle pressioni al ribasso sui prezzi dei biglietti e dai maggiori oneri derivanti dall'ondata di scioperi legati alle rivendicazioni salariali. Nel secondo trimestre l'utile netto consolidato si è dimezzato a 469 milioni di euro (-47% annuo), pur con ricavi in crescita del 7% a ben 10 miliardi. Nel trimestre, inoltre, non sarà raggiunto l'utile operativo dello scorso anno (1,5 miliardi di ebit rettificato). La divisione passeggeri Lufthansa Airlines ha segnato un utile operativo rettificato di 213 milioni (dai 515 milioni di un anno fa) e una perdita di 427 milioni, contro l'utile a 149 milioni di un anno fa. Il breakeven, al momento, è un miraggio e sarà avviata una ristrutturazione che in un paio di anni dovrebbe ottimizzare la rete e far risalire la produttività. Ecco perché Spohr ha confermato che entro fine anno ci sarà l'ingresso in Ita Airways con il 41% attraverso un aumento riservato di 325 milioni, dopo aver negoziato ulteriormente le condizioni draconiane imposte da Bruxelles sia sui voli a lungo raggio sia su quelli a corto raggio. «Penso che i colloqui stiano andando secondo i piani e il mio ottimismo rimane», ha affermato.

Ita e le altre iniziative messe in campo «ci aiuteranno a rafforzare la nostra posizione di numero uno in Europa», ha spiegato Spohr rimarcando come la concorrenza delle low cost abbia intensificato «la pressione sui prezzi per le compagnie aeree passeggeri, causando un calo dei rendimenti». Proprio adesso che Ita marcia a pieno regime (1,2 miliardi di ricavi nel semestre, +20% annuo circa), il partner tanto agognato zoppica.

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