Il second hand, l'usato e riciclato di seconda mano, cresce e si moltiplica scatenando gli investitori di peso che guardano al settore come un nuovo business su cui scommettere.
Secondo il Financial Times, il private equity statunitense Tpg sta preparando l'affondo su Vinted, il più grande sito web europeo di moda di seconda mano che ha una valutazione di 5 miliardi di euro. La trattativa è in corso e l'interesse riguarderebbe una quota sostanziosa della piattaforma fondata nel 2008, e che, da tempo, sta lavorando con Morgan Stanley sulla vendita di partecipazioni, in vista di una potenziale quotazione in Borsa.
Complice la crescente sensibilità ai temi dell'ambiente e la ricerca del risparmio, tutto il mercato della seconda mano ha generato negli anni una serie di app e siti per la vendita di abbigliamento, oggetti di ogni tipo e mobili usati. Un fenomeno dilagante che ha dato vita a tanti colossi come Vinted: da Subito a eBay passando per Depop, ThredUp, Deesup, Wallapop, Vestiaire Collective. E che ora attrae i grandi fondi. In passato, per esempio, è stato il caso del fondo di Azimut Alicrowd che ha investito su Deesup.
Fondata in Lituania nel 2008 da Milda Mitkute e Justas Janauskas, Vinted nasce con l'idea di permettere agli utenti di scambiare abiti inutilizzati, riducendo lo spreco e promuovendo la sostenibilità nel settore della moda.
Secondo quanto riportava Fashion United, nel corso del 2023 Vinted ha registrato un fatturato di 596,3 milioni, con una crescita del 61 percento rispetto all'anno precedente. Questo risultato ha portato la piattaforma alla sua prima redditività, con un utile netto di 17,8 milioni, contro una perdita di 20,4 milioni nel 2022.
La crescita è stata sostenuta dall'espansione in nuovi mercati come Danimarca, Finlandia e Romania, oltre allo sviluppo di servizi aggiuntivi come Vinted Go e l'espansione nel settore della moda di lusso tramite il servizio di verifica.
Il fondo statunitense Tpg andrebbe quindi ad aggiungersi a una fitta schiera di azionisti: Eqt, Accel, Burda Principal Investments, Insight Partners, Lightspeed e Sprints.
In Italia, Vinted è una delle numerose app che domina un mercato che, secondo le stime Ipsos per Confesercenti, vale più di 6 miliardi di euro solo per la moda usata. Ma allargando lo sguardo, secondo un report di ThredUp, il mercato della moda second-hand potrebbe superare a livello mondiale i 350 miliardi di dollari entro il 2030. Tra l'altro, questo fenomeno si sta allargando anche a gruppi più tradizionali come Lego, H&M, Ikea e Zara che, al tradizionale business, affiancano questo secondo filone.
È una questione di domanda, e nel 2023 la rivendita di capi usati è cresciuta 15 volte più velocemente rispetto al fashion tradizionale. Non solo.
Il 60% dei consumatori preferisce acquistare moda second-hand perché così si ottiene il miglior rapporto qualità-prezzo. Un trend che sembra irreversibile e che è destinato a rivoluzionare il mercato della moda sempre più spesso colpito dalle crisi geopolitiche e da mercati instabili. Il caso recente della Cina è solo uno dei tanti.
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