La voglia di lusso si prende una pausa. I segnali di affanno sono arrivati in maniera chiara dai big francesi, dando concretezza ai timori legati all'affievolirsi della domanda dalla Cina. Alla doccia fredda di Lvmh - che ha visto i profitti cadere del 14% - si sono aggiunti ieri sera i numeri di Kering. Nel primo semestre dell'anno il gruppo guidato da Francois-Henri Pinault ha visto dimezzarsi l'utile netto e contestualmente ha lanciato un warning sulla seconda metà del 2024. Gli utili operativi sono infatti attesi contrarsi del 30% circa. Nel primo semestre i ricavi di Kering sono diminuiti dell'11% a 9 miliardi di euro e ancora una volta la zavorra arriva da Gucci. Il marchio di punta del gruppo Kering ha segnato un tonfo del 20% delle vendite nel secondo trimestre.
Ventiquattro ore prima era stata Lvmh a dare in pasto dei numeri deludenti con ricavi in calo dell'1% a 41,7 miliardi nel primo semestre e utile assottigliatosi a 7,3 miliardi (-14%). Tra le divisioni a soffrire di più sono quelle vini e alcolici (-9%) e quella orologi/gioielli (-5%) che comprende Tiffany e l'italiana Bulgari. Dopo l'abbuffata del 2023 in scia all'eliminazione delle restrizioni Covid in Cina, quest'anno i grandi marchi occidentali pagano quindi il raffreddarsi della voglia di shopping dei consumatori del dragone.
Ieri il settore ha pagato ampiamente lo scotto dei conti di Lvmh: oltre -4% per la stessa Lvmh e per Kering, mentre l'italiana Moncler ha segnato un tonfo del 3,9%. Moncler che a sua volta ha tolto i veli dai numeri semestrali proprio ieri, a Borsa chiusa, con ricavi consolidati per 1,23 miliardi, in crescita dell'11% a cambi costanti e sostanzialmente il linea con le stime degli analisti. L'utile netto è salito a 180,7 milioni (+24,2%).
«Entrambi i nostri marchi (Moncler e Stone Island, ndr) hanno registrato una forte crescita nel canale diretto ai consumatori in tutte le regioni», ha rimarcato Remo Ruffini (in foto), presidente e Ad della società, aggiungendo che il gruppo lavora per «rafforzare i nostri marchi nei mesi e negli anni a venire».
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