Marchionne boccia l'Italia: "Le condizioni industriali sono ancora impossibili"

Marchionne avverte: "Abbiamo le alternative necessarie per realizzare le Alfa ovunque"

L'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne
L'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne

"Le condizioni industriali in Italia restano impossibili". Rispondendo ad una domanda nel corso della conference call sui risultati del secondo trimestre dell’anno, l’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne è tornato a criticare duramente il sistema Italia che, anziché aiutare l'industria e l'impresa, fa di tutto per azzopparla favorendo in questo modo i colossi stranieri. "Abbiamo le alternative necessarie - ha ribadito l'ad del Lingotto - per realizzare le Alfa ovunque".

I vertici del colosso torinese sono "molto soddisfatti" dei risultati ottenuti nel secondo trimestre del 2013. "Ci attendiamo che il resto dell’anno sia in linea", ha spiegato Marchionne parlando di "un trimestre molto soddisfacente per Fiat" grazie anche ai "risultati molto buoni di Chrysler". Tuttavia, l'ad della Fiat non si aspetta un miglioramento del mercato europeo di qui al prossimo anno. Parlando con gli analisti finanziari nel corso della conference call di Fiat, Marchionne non ha fatto tanti giri di parole paventando condizioni di mercato simili a quelle che ci sono state fino ad oggi.

"Fino al 2015 non ci saranno cambiamenti", ha assicurato Marchionne riferendosi all’attuale situazione del mercato dell’auto europeo, illustrata nelle slide della conference, in cui si parla di una persistente debolezza del mercato europeo, esacerbata da un alto livello della competizione tra costruttori d’auto nel vecchio Continente, e da un livello basso della domanda in Italia. Nonostante questi dati, la Fiat ha confermato la propria guidance per il 2013.

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