Ha tagliato il traguardo dei cento punti vendita in Italia e progetta di aprire il primo negozio all'estero, a Cuba. E da un paio d'anni ha investito nel Monterosi, squadra di calcio che milita in serie C. Mauro Fusano, presidente e fondatore della catena di negozi di articoli casalinghi Maury's, è un caso di successo in un settore della grande distribuzione che ha affrontato diverse difficoltà. «La nostra scelta vincente è stata la specializzazione in un settore dove si tende a vendere di tutto», spiega a Il Giornale Fusano, «noi cerchiamo di dare il meglio per la casa e le famiglie, offrendo prodotti validi a prezzi giusti». Il prossimo 5 settembre, con una evento, festeggerà i 40 anni di attività e il traguardo (superato) dei cento punti vendita in Italia.
Avete superato quota 100 negozi in Italia, com'è stato il percorso per arrivare qui?
«Ho iniziato 40 anni fa con un negozio di 48 metri quadri, vendevo articoli casalinghi. Nel tempo siamo cresciuti e oggi abbiamo 102 punti vendita, con magazzini molto grandi. Abbiamo fatto una crescita lineare in tutti questi anni. E anche con il Covid, ingegnandoci, siamo riusciti a mantenere un trend soddisfacente. Il segreto penso sia nella volontà di capire le esigenze dei clienti».
Come avete affrontato le sfide dell'inflazione e dei prezzi dell'energia?
«Ci sono stati momenti difficili, a un certo punto per il trasporto di un container siamo passati da un costo di 2mila euro a uno di 15mila. I costi delle bollette sono passati da 300mila a 800mila euro. Ed è chiaro che tutto questo ha inciso per qualche punto sulla marginalità. La nostra decisione, però, è stata di non aumentare troppo i prezzi, lasciandoli quasi allo stesso livello. I clienti ci hanno premiato e, da gennaio, le presenze sono aumentate del 15-20% in tutti i nostri negozi storici».
Fare l'imprenditore, in Italia, è un continuo districarsi in un mondo pieno di burocrazia. Come si potrebbero migliorare le cose?
«Sarebbe un discorso lungo. In Italia abbiamo molti problemi da risolvere a livello burocratico, fiscale e amministrativo. A mio parere bisognerebbe guardare a come funziona in altri Paesi più efficienti e adeguarci, cambiando le leggi».
Quali sono i progetti della sua Maury's?
«Abbiamo in programma 15 nuove aperture da adesso a un anno.
A ottobre sono previste 4 aperture e 10-11 da gennaio 2024 in poi. E poi vorremmo andare all'estero: abbiamo chiuso un contratto con il governo di Cuba. Sono in corso lavori sulla location e l'apertura potrebbe essere a ottobre-novembre di quest'anno».
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