Parola fine per lo storico marchio dolciario di Verona, famoso per il pandoro. Il tribunale di Verona ha dichiarato fallita la Melegatti. A nulla sono serviti i numerosi tentativi di salvataggio per cercare di tenere in piedi l'azienda e rilanciarla. Fra dipendenti e stagionali Melegatti dava lavoro a circa 350 persone. "La sentenza sarà pubblica da domani - spiega Paola Salvi, segretaria della Flai Cgil di Verona - sono stati nominati i medesimi commissari fallimentari, perché dopo una vicenda così lunga e contorta c’è bisogno di avere una memoria di tutta la procedura. Ai tre precedenti commissari se ne è aggiunto un altro. A breve ci convocheranno per decidere la linea e per capire che percorso fare per cercare di tenere insieme l’azienda ed evitare lo spezzatino. Bisogna capire se ci sono le risorse economiche e la possibilità di andare avanti con una minima produzione e pagare gli stipendi", ha aggiunto la sindacalista.
Si apre ora dunque una nuova fase in cui sia gli interessati che si erano palesati in questi mesi, come la trevigiana Hausbrandt o l’ultimo arrivato, il fondo De Shaw, si confronteranno con i commissari, ma sono diversi i soggetti potenzialmente interessati che fino ad ora sono stati alla finestra e che potrebbero farsi avanti visto il fallimento e il conseguente minor valore dell’azienda, che andrà al miglior offerente.
"Si spera che non sia il migliore solo dal punto di vista economico - conclude Salvi - ma che abbia anche un piano industriale che dia continuità, tenendo conto di tutti questi aspetti per salvare questa azienda".
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